La vera ‘trasparenza’ del digitale terrestre

Sono ironico. Ovviamente. In questo blog da sempre uno degli argomenti base è la richiesta di trasparenza e costi chiari per il cliente finale della telefonia. E purtroppo la realtà italiana dimostra quanto la situazione attuale sia tutt’altro che rose e fiori tra costi di ricarica, scatti alla risposta, tariffazioni con modalità asicrone a seconda della destinazione della chiamata e quant’altro abbia inventato il gestore di turno. Non è facile la vita del cliente di telefonia mobile, ma quella dei clienti del digitale terrestre non è certo migliore. Anzi.
Per varie coincidenze oggi vado a controllare i costi e i servizi di Mediaset Premium e La7 Carta Piu’ scoprendo delle interessanti sorprese.

Stimolato da una data di scadenza sulla scheda MEDIASET PREMIUM di mio padre voglio controllare la cosa ed arriva la prima amara sorpresa.

Il sito è chiaro: “La tessera ha una scadenza che è riportata sul retro della stessa. Alla scadenza il credito residuo non è rimborsabile.” Tra le altre cose sono particolarmente sfortunato, la scheda che ho in mano scadrà il 30 giugno 2007. Occhio quindi a non ricaricarla troppo che si rischia alla scadenza di perdere diversi soldi se non si è potuto/voluto sfruttare a pieno il credito.

A questo punto vediamo come si ricarica. Altre note dolenti. Come nella telefonia mobile ecco il costo di ricarica. Decisamente fastidioso, anche perchè per il digitale terrestre NON esiste la possibilità di abbonarsi e pagare successivamente quanto si è consumato. MEDIASET PREMIUM offre una vasta serie di ricariche e la possibilità di ricaricare senza costo con il taglio da 100 €. Meglio di niente, anche se – a differenza della telefonia mobile – bisogna prestare molta piu’ attenzione a quanto si ricarica. Infatti, qui la scheda SCADE e NON si rinnova. Brutta cosa.

Il mercato però è bello perchè vario e se MEDIASET PREMIUM non ci ha fatto una buona impressione magari l’offerta del concorrente LA7 CARTAPIU’ sarà migliore. Macché, lasciate ogni speranza. Anche in questo caso – come per altri settori delle TLC – c’è puzza di cartello. Sarò malizioso, ma anche lo studio del concorrente n.1 non porta niente di buono. Anzi, qui manca addirittura la possibilità di ricaricare senza costi! Il sito appare perfino sadico al riguardo scrivendo che “LA7 Cartapiù informa i propri clienti che dal 22 agosto 2006 i tagli da 90 e 110 euro non sono più in vendita“. Ovviamente tutti i tagli con costo di ricarica invece sono regolarmente in vendita. Strano il mondo. Come il caso che vuole che la ricarica tramite carta di credito sia effettuata solamente tramite un numero 199 facente capo a Telecom Italia. Che sia questa la pluralità di informazione per i vari mezzi?

Comunque andiamo avanti, qui va leggermente meglio per quanto riguarda la durata della scheda. Leggermente meglio, non entusiasmiamoci che “LA7 Cartapiù attivata successivamente al 25 Luglio 2006 è ricaricabile ed ha una validità di 24 mesi dalla data di attivazione. Fermo restando quanto sopra previsto, LA7 si riserva di comunicare eventuali proroghe della durata“. Possono cambiare le regole, magari in positivo ma ad oggi è così. Dopo 24 mesi dall’attivazione quindi anche in questo caso si perde l’eventuale credito presente nella scheda.

Che dire? Incredibile, sono riusciti a fare peggio che nella telefonia mobile. Era dura riuscire a distinguersi anche stavolta, ma i due competitors hanno dimostrato che non c’è limite. Al pozzo senza fondo. Tanto i soldi sono nostri e l’unica trasparenza che interessa loro è quella del nostro portafoglio.

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