La legge (non) è uguale per tutti

Prima di ringraziare i vari Andrea (potete scegliere tra me o il D’Ambra, nda) per gli effetti del decreto Bersani complimenti vivissimi a Wind e Vodafone che hanno recepito al (loro) meglio il decreto.

Come?

Wind semplicemente viola le disposizioni legislativa. Le sue nuove condizioni dal 4 marzo, oltre a peggiorare l’offerta tariffaria attuale, creano una distinzione tra vecchi e nuovi clienti: i primi continueranno a pagare i costi di ricarica, i secondi no. Però avranno, come già anticipato da WindWorld, tariffe peggiore alle attuali. Oltre ad essere contrario ai principi della Carta dei Servizi Wind, la cosa palesemente viola i principi basilari del decreto sulle liberalizzazioni. C’era da aspettarselo, tra l’altro questo blog l’aveva previsto. Facile Cassandre.

Anche con Vodafone è successo una cosa simile, facile fare i preveggenti nello statico ‘mercato’ delle TLC italiane. Qui nessuna distinzione, i costi scompariranno per tutti. Ma i nuovi clienti Vodafone avranno tariffe meno competitive e lo scatto alla risposta ben piu’ alto (siamo a livelli stratosferici, 19 centesimi!).

Tre si ‘salva’, elimina le ricariche Power in maniera un po’ pretestuosa ma almeno per ora non varia la propria offerta tariffaria.

Come Tim, l’unica che ha recepito il decreto nel suo senso totale. Ma quanto durerà?

7 risposte a “La legge (non) è uguale per tutti”

  1. Se tu (ANDREA TRAPANI) avessi iniziato l’articolo con un semplice “io l’avevo detto” non avresti rubato la scena a nessuno, o meglio avresti rappresentato tutti coloro (e ne sono tanti, me per primo) che senza raccogliere fasulle contropetizioni, dicevano in tono pacato che questo provvedimento avrebbe portato più svantaggi che benefici.
    Come discutemmo qualche mese fa su queste blog, l’abolizione dei costi di ricarica lasciava presagire ad un riposizionamento tariffario verso l’alto da parte dei gestori telefonici, che ricordiamo non sono enti di beneficenza.
    Infatti ciò è avventuo.
    Imho i due gestori che hanno uno zoccolo duro di clienti (intesi come affezionati), voda e wind, per motivi diversi, hanno fatto le prime mosse, molto più azzardate quelle di wind, ma più ipocrite quelle di vodafone, quest’ultima ha avuto il coraggio di portare lo scatto alla risposta a soli 19 ct!!!!!!!
    Onestamente sono deluso e non poco incavolato, non tanto dalle mosse dei gestori, prevedibili, quanto dalla superficialità con la quale è stata gestita la faccenda, un incompetente ed impreparato per gioco raccoglie delle firme, il giornalista di turno raccoglie la cosa (perchè le tlc creano attenzione nel pubblico, come per sport) ed il gioco è fatto. I fiumi di spumante versati all’approvazione del provvedimento, dovrebbero essere seguiti ORA dai fiumi di parole nei confronti di chi ha promosso questo provvedimento.
    Io ritengo responsabile Andrea D’ambra, spero che ora si prenda la briga di leggere prepaidgsm, qualche documento on line, riesca a parlare con gli utenti di mezzo mondo per capire davvero come funzionano le prepagate all’estero, ed abbia la bontà di scendere dal piedistallo su cui è salito ed impari a fare amicizia con l’umiltà.
    Dopo aver preso coscienza dell’ABC delle telecomunicazioni, sono certo che lo rivedremo a gestire una nuova petizione on line, per il reintegro dei costi di ricarica…..a meno che, come suggeriva un suo corregionale su altro blog, non trasferisca i suoi interessi verso altri lidi, un pò più redditizi, sfuttando la visibilità che tanto faticosamente ha raggiunto, mettendolo al quel posto a tutti noi 😀

  2. Andrea Andrea (Trapani, non D’ambra), ma lo sai che ora ti aspetto “al varco”? 😛

    Non dirmi che lasciamo che wind violi la legge, vero?

    Abbiamo bisogno di te…e non dico altro… 😉

    Io sinceramente non dò la colpa a D’Ambra. La colpa è di Wind, per quanto riguarda le pu*tanate di Wind, e Vodafone per quelle di Vodafone (che pure reputo assai meno gravi, visto che i vecchi clienti possono tenersi tariffe vecchie con un abbattimento dei costi di ricarica, e comunque la possibilità di attivare promo e opzioni.. no, perchè non credo che Wind d’ora in poi si prenderà la briga di far uscire SISTEMATICAMENTE offerte per chi paga i CDR e per chi non li paga…)

  3. Per la verità io mi sento un po’ egoista in questo momento e personalmente non sento l’esigenza di ricorrere contro Wind. Per ottenere cosa? Un ulteriore peggioramento? Gia`… perche` a quel punto l’unica posizione logica di Wind sarà quella di far passare tutti ai nuovi piani in 30 giorni…

    Sono un po’ perplesso…

  4. Uhm… guarda che ce l’hanno messa lì comunque….
    Vedrai quando non potrai attivarti più NULLA, a meno di cambiare piano. E per nulla intendo nulla, pensaci prima di lunedì, se nel caso i prossimi mesi potrebbe servirti qualche opzione, perchè poi non è così sicuro che te lo facciano fare…

    Comunque libera scelta, ma in ogni caso qualcuno ricorrerà ,perchè la posizione di wind è palesemente contraria al decreto, a meno di qualche intepretazione stravagante della legge

  5. Non condivido affatto le posizioni di chi boccia la soppressione dei costi di ricarica. L’abolizione non deve servire necessariamente a far risparmiare le persone, lo scopo del decreto è la trasparenza. Pagando per il solo traffico si ha la vera percezione della spesa, il che non può far altro che bene ad un mercato tutt’altro che libero.

  6. Non penso che un milione di firme (tutte da dimostrare, sia nei modi, che nei contenuti della comunicazione) possano rappresentare almeno 60 milioni di sim, e quindi almeno 30 milioni di consumatori.
    Essendo NON firmatario di una petizione (insieme ad altri 29 milioni di consumatori) mi lamento quanto voglio, come voglio e soprattutto mi sento in diritto di farlo con chi ha promosso tale iniziativa.
    Se permetti io preferisco la tariffa che ho, per la quale già non pagavo i costi di ricarica.
    Se i segnali di trasparenza sono 19ct di scatto alla risposta, 30 ct verso altri operatori, o tariffe aumentate del 25%, preferivo di gran lunga essere preso per il culo.
    Se la gente si fosse svegliata e non avvesse (sempre) preso per oro colato le reclam, non saremmo giunti a questa situazione veramente grottesca e degna della società in cui viviamo.

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