La follia delle intestazioni

La notizia campeggia sul “Corriere della Sera“: “Una donna, residente nel Comasco, ha scoperto di essere intestataria di 90 sim card della Tim. La vicenda e’ diventata nota quando uno stralcio di un’indagine partita da Rovigo e’ arrivata al Tribunale di Cantu’, dove e’ in corso un processo per [omissis], contitolare della “Car Audio Team” di Alzate Brianza, azienda commerciale per la vendita di telefonia mobile. Tra il 2000 e il 2002 era abitudine consolidata intestare nuove sim a persone di comodo. [Omissis] potrebbe avere fatto lo stesso con la signora che aveva si’ un scheda, ma di un’altra compagnia telefonica.”<
Bene, qualcuno finalmente indaga su questa follia delle sim intestate senza un reale controllo da parte dei gestori (che sono complici piu’ che consapevoli dei negozianti…)… e poi spesso si tira in causa l’antiterrorismo, per fortuna nel Regno Unito – dove il terrorismo è un pericolo piu’ reale che da noi sia per motivi nazionali che internazionali – questa pantomima non c’è e le sim prepagate possono essere vendute “anonimamente” (ho virgolettato l’aggettivo visto che ogni telefono e ogni sim inviano tracce registrabili ed individuabili, nda). Per quel che serve la registrazione (ossia a ben poco) gli inglesi almeno non allungano la vita dei clienti e dei dealer di ridodante burocrazia.

Non si crederà davvero che, nel 2007, sia necessario conoscere l’intestazione  anagrafica che appare su una dealer station per sapere chi usa veramente una simcard?

6 risposte a “La follia delle intestazioni”

  1. Concordo che il fenomeno delle SIM intestate a persone reali sia un fatto deprecabile e, con le dovute cautele, un reato. Esiste pero’ una realta’ tutta italiana che sta dietro a questo fenomeno : l’assimetria del mercato della terminazione verso rete mobile. Le tariffe di terminazione verso rete mobile in Italia sono del 40% piu’ elevate della media europea e assolutamente non in linea con i prezzi praticati sul mercato al minuto da parte degli operatori (che come stabilito anche dall’Agcom sono dominanti nel mercato della terminazione delle loro singole reti). Molti gestori si sono quindi trovati nella necessita’ (per poter competere sul mercato) di acquistare delle SIM card che presentavano dei prezzi retail inferiori rispetto a quelli wholesale. La maggior parte degli operatori l’ha fatto in modo legale intestandosi direttamente le SIM card. Sapete come e’ andata a finire ? Tutti questi operatori sono stati condannati da un singolo Tribunale della sedicente “Repubblica Italiana”, quello di Roma, alla chiusura. Per completezza d’informazione vorrei ricordare che il Tribunale di Roma non e’ territorialmente competente per le cause che riguardano i vari gestori di telecomunicazioni (TIM ha legale sede a Milano, stesso discorso per Vodafone che in realta’ e’ una societa’ estera con la sola rappresentanza legale in Italia). Tutti gli operatori che hanno intestato le SIM card a persone incosapevoli si sono invece arricchiti a generato profitti notevoli con il compiacente supporto dei rivenditori ed, indirettamente, degli operatori di telefonia mobile che hanno cosi’ tolto dal mercato gran parte dei concorrenti minori.
    L’intervento sanzionatorio dell’AGCM nei confronti di questa assimmetria, avvenuto quest’anno, non ha avuto alcun effetto pratico e, ovviamente, non e’ stato neppure preso in considerazione dal suddetto Tribunale presso il quale gli operatori di telefonia mobile, in particolare uno, che non voglio citare in quanto e’ il segreto di pulcinella, gode di particolari riguardi.
    Ora lo stesso pare stia accadendo anche sul fronte degli accessi ad Internet, a Voi le considerazioni.

  2. ci credi se una volta ogni 2 mesi mi arrivano in negozio i carabbinieri a chiedermi i documenti dell’intestatario?

    in inghilterra succede qualcosa? tracciano il cellulare..non è intestato a nessuno? lo cercano in stile gps..cellulare buttato.fine.

    in italia se tu compri una sim tu sei il responsabile, se fanno traffici illeciti con la sim tu sei l’unico responsabile a meno che non dimostri che non lo stai usando tu ma che lo sta usando un’altra persona.
    funziona con lo stesso concetto dell’auto. se la presti, e uno investe una persona, tu sei il responsabile a meno che non dici chi è stato.
    fanno una rapina con la tua sim? o dichiari chi lo usava o sei tu il responsabile.
    non mi pare cosi assurdo come concetto

  3. Visto che hai un negozio parto subito dall’assurdo: come ben avrai saputo molti di questi intestatari a cui vorresti portare la responsabilità penale oggettiva sono ignari di quel che è stato fatto alle loro spalle.
    Chi usa una sim per delinquere da sempre (e lo dimostrano le decine di migliaia di casi ogni anno) usano dealer compiacenti per intestare – usando documenti di solito conservati per precedenti pratiche – per intestare le schede a persone diverse da quelle che poi le utilizzeranno. In questo caso potrei dire che le intestazioni servono solo a smascherare (forse) i complici di tali azioni, ma in realtà – sia in Italia che in UK – paga il responsabile del reato e non chi, specie inconsapevolmente, ne è oggettivamente titolare.

    Senza considerare le bonifiche dei vari gestori (Tim su tutti) ritengo il sistema farraginoso e in grado di produrre, a coloro che sono in buonafede, un’altra grana burocratica che – nella ricerca del reato penale – è del tutto inutile.

    Comunque non mi meraviglia che i Carabinieri vengano in negozio, ancora non capisco il concetto di ‘tube’ di alcuni fornitori di servizi…

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