“Uno di questi dovrà lasciare“.
Parola di Sawiris all’interno di un’interessante intervista riportata oggi dal Sole 24 Ore parlando del mercato della telefonia mobile italiano: “L’Italia soffre di un’asimmetria rispetto ad altri Paesi. Qui ci sono due colossi con quote molto elevate, Telecom Italia e Vodafone , e tanti piccoli operatori: all’estero c’è un solo operatore dominante e tanti alternativi di medie dimensioni. Il «Decreto Bersani» ha avvantaggiato i big e penalizzato i piccoli come noi. E le asimmetrie tendono ad aumentare: il recente provvedimento dell’Authority sulle tariffe di terminazione favorisce società come 3 Italia a nostro danno. In queste condizioni, la competizione è difficile e si chiudono gli spazi per una pluralità di soggetti. In altre parole, in Italia non c’è spazio per quattro operatori mobili: uno dovrà lasciare il campo, ma le garantisco che non saremo noi.”
Wind quindi punta al futuro, la domanda però sorge spontanea. Se due operatori sono dominanti e Wind non cede, chi sarà mai secondo Sawiris il gestore che dovrà uscire dal mercato italiano?
Beh, risposta facile. 4-1=Tre. Che per ora è “troppo cara per essere comprata”. Parola sempre di Sawiris.
“assimetrie” pare essere una parola oggi molto usata per definire il mercato del mobile nostrano, un mercato indubbiamente complesso e difficile su quale Morse ha tracciato un quadro non certo idilliaco sul quale si può o no essere in accordo ma certamente argomentato in modo concreto e preciso.
http://punto-informatico.it/2301034/Telefonia/Commenti/La-crisi-della-telefonia-italiana/p.aspx
Sawiris dice oggettivamente il vero quando parla di un mercato diviso in due ma nel contempo sembra smentirsi quando da una parte afferma che i recenti provvedimenti sulle tariffe di terminazione avvantaggiano i due big del mercato domestico penalizzando i piccoli e dall altra quando parla di “favori” a 3 Italia. 3 Italia che da par suo nella voce di Vincenzo Novari proprio sulle tariffe di terminazione invoca invece a gran voce l intervento dei massimi esponenti della politica (perche l AGCOM non rappresenta gia le correnti politiche? ndr); quindi tra Sawiris e Novari (particolarmente “agitato” e battagliero ultimamente su vari fronti) c è chi dice il falso, oppure le visioni e le interpretazioni possono essere cosi elastiche?
Sulla voglia di acquistare H3g da parte di Sawiris credo esistano, x vari intrecci di business in cui sono coinvolti Hutch e il Faraone, canali di negoziazione piu efficaci e diretti rispetto ad esternazioni a mezzo stampa x i quali il buon egiziano si è gia “sprecato” troppe volte in passato e per altre aziende
Il mio timore, infatti, è che tutto questo sia un terreno per creare davvero per soli 3 operatori. L’asimmetria, parola di moda, è stata usata praticamente ‘al contrario’ e ogni passo sembra fatto più per diminuire la concorrenzialità del settore che per motivarla… certo che Sawiris riesce a dire tutto e il contrario di tutto
si condivido