I cinguettii della rete

BlackBerry o iPhone che sia le prime prove di “cinguettio” della rete non è che siano entusiasmanti. Trovo interessante l’idea di usare Twitter per comunicare con i propri clienti, specie per un gestore Web 2.0 oriented come H3G, ma passare dall’annuncio al rinvio non è certamente cosa da… nuova generazione.

twitter_3Italia

Nuova puntata domani, intanto i webspettatori attendono impazienti.

22 risposte a “I cinguettii della rete”

  1. attendono ancora piu impazienti dopo che sono stati svelati i prezzi di TIM e VF: 619 e 719 rispettivamente per il 16 e per il 32 giga 🙂

  2. come sai meglio di me, la comunicazione di cose importanti passa attraverso troppi livelli e troppe ‘teste’ per non avere qualche intoppo 🙂
    basta una virgola al posto sbagliato per far rallntare un annuncio, e poi si ricomincia nel giro di approvazioni e controapprovazioni. vediamo se domani ce la facciamo 🙂

  3. @maxkava: Ti riferisci a problemi che porteranno a delle sanzioni come ad alcune rimodulazioni senza alcun rispetto delle norme successe recentemente nella tariffa 3Autoricarica (http://www.mondo3.com/forum/discussioni-generali-h3g/38752-3autoricarica-ennesima-rimodulazione-tariffaria.html)?

    Beh, allora è bene che stiano molto attenti e trasparenti! In caso di promozioni per collegarsi in rete con gli eventuali “telefonini alla frutta” è bene specificare che fuori copertura diretta di 3 il costo sale esponenzialmente: l’Antitrust è molto informata su questi argomenti 😉

    Ah, a che ci siamo ne approfitto, la 3Power Ricaricabile avrà un costo fisso da Gennaio ma è scritto in piccolo nello spot… come andrà a finire? E lo spot sulla chiavetta?

    Volete un consulente sugli spot? Non chiamate me 😛

  4. @ maxkava: capisco benissimo il problema, un comunicato – specie da coniugare tra esigenze diverse – ha una lunga vita. La cosa divertente è che a quanto pare si coniuga con difficoltà anche con l’immediatezza di Twitter 😉

    PS: ritengo comunque geniale che H3G tenti questa nuova via comunicativa del… cinguettio! Quanto merito hai nel caso specifico? 🙂

  5. Grazie Massimo del link! In quei giorni ero praticamente “offline” e non l’avevo letto: ora, tornando al caso in oggetto, vorrei esprimere la mia perplessità per come sono state gestite le ultime 48 ore. Visto che stai dietro a questa interessante possibilità cerca di far sì che la comunicazione aziendale via Twitter non sia più fragile di quella di un sito amatoriale… senza falsa modestia, ma con l’ultima uscita il canale ufficiale di Twitter rafforza più Mondo3 che altro 😉 L’ultimo commento mi è rimasto qui eheh

  6. ahahah l’ho letto adesso 🙂

    ripeto che parlo a nome personale. a me sembra corretto il messaggio: deve essere chiara la differenza tra uno strumento come twitter e uno strumento come un sito ufficiale. Se ti racconto il day by day e tu lo prendi come un annuncio ufficiale, forse è più un problema tuo che non dell’azienda. Il canale twitter vuole essere la mediazione tra il cliente e il comunicato stampa, per cui racconta l’evoluzione delle cose e come vengono cucinate. chiunque abbia una mezza idea di come funzionano le aziende, sa che le cose possono cambiare e ricambiare mille volte prima di diventare stabili e definite. poi per carità, magari 10 clienti (quelli con 0 follower e 2 update, che pensano di avere capito tutto dei social network) preferiscono chi comunica solo con link al sito e pubblicità varie. l’idea che sta dietro a questi progetti (come spiegavo sul mio blog non c’è una ricetta precucinata, ma ci sono iniziative con una strategia precisa e un’operatività diversa a seconda dei canali) è di parlare anche di come si arriva alle cose. Chi non ha la pazienza o preferisce sapere solo il finale, può tranquillamente aspettare i comunicati 🙂

    Poi, ma questo non mi stancherò mai di dirlo, secondo me non esistono ‘ricette di come si fa’ o ‘esperti di social network’ (purtroppo un assiduo collaboratore di mondo3 pensa di sì). si tratta di interazioni, la rotta si mantiene o si cambia a seconda delle interazioni, del pubblico, delle reazioni. La mia domanda di sempre è: perchè non esistono molte aziende italiane che twittano? una delle risposte è perchè il livello medio dell’utente italiano non apprezza lo strumento (non lo capisce, immagino). per cui prima di tutto critica e spara a zero, poi solo dopo forse – e sottolineo forse – riflette.

    ps: il 3ad sul forum mondo3 è cmq imbarazzante: gente che esorta a lamentarsi (e già qui ce ne sarebbe da dire, vedi sopra) e altri che rispondono ‘l’ho fatto ma censurano i messaggi non si vedono’ (geni di twitter, eh?) 🙂

  7. Allora visto che anche io parlo a titolo personale sarà bene chiarire alcuni punti, no? 🙂

    Parto dalla frase in cui (giustamente) espliciti che “deve essere chiara la differenza tra uno strumento come twitter e uno strumento come un sito ufficiale”. Ottimo, giustissimo direi. Quel che stride tra una simile acuta osservazione e l’attuale situazione di quel che gravita intorno a 3 è una certa asimmetria tra quanto fa l’azienda con una mano e con l’altra: per intendersi ho il legittimo sospetto che la comunicazione tradizionale dell’ufficio stampa non sia perfettamente integrata con quella innovativa del Web 2.0. Non parlo a carattere generale, ma ovviamente personale. Perchè? Perchè da oltre un lustro le frizioni tra la realtà (amatoriale!) di M3 e quella dell’azienda sono proprio sull’ufficialità o meno dell’informazione: in pratica per anni mi è stata contestata, più o meno simpaticamente, di fare un tipo di informazione su 3 che non era ufficiale… beh ora mi spieghi che con Twitter fate lo stesso.
    Ben venga il futuro, sono il primo fautore ma posso permettermi un sorriso del tutto personale? 🙂

    PS: per i “geni di Twitter” e quant’altro avevi già esplicato benissimo i rischi sul tuo blog, anche tu Cassandra 😉

  8. permettimi solo una cosa, Max: questa twittata:

    http://twitter.com/3Italia/status/2180532788

    faceva credere chiaramente che a quell’ora ci sarebbe stato un annuncio ufficiale, se si volevano dare delle informazioni NON SICURE correttezza avrebbe imposto di specificarlo

    si è creata una enorme aspettativa, un grandissimo aumento dei “follower” di 3Italia su Twitter, che sono inevitabilmente rimasti delusi: e non ditemi che sono solo “4 gatti” che si sono lamentati, tra ieri e oggi 😉

    my 2 cents

  9. dico la mia personalissima opinione
    X quanto la comunicazione di 3 italia sia stata a volte discutibile; penso alle “azzardate” dichiarazioni del numero 1 di questa Azienda che ad un famoso quotidiano aveva rilasciato “addirittura”la possibile offerta commerciale di iphone 3g (guarda caso)
    http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/07/iphone-settembre-in-italia.shtml?uuid=b98b8450-4c10-11dd-9dcf-303698a95a0e&DocRulesView=Libero
    e potrei citare altri esempi, ebbene io non riesco francamente a comprendere i malumori per la comunicazione intrapresa su Twitter che a me al contrario ha divertito
    Creare attesa (su un pubblico comunque di nicchia) e con un mezzo tutto sommato informale è una iniziativa che deve essere valutata come tale Ripeto semmai piu discutibili la comunicazione di persone istituzionali e su altri mezzi di informazione
    I malumori debbono essere rivolti invece (a mio avviso) ai prezzi da rapina che vengono proposti dagli altri player del mercato.
    3 con tutte le sue pecche ,che non ho mai risparmiato nei miei commenti e allo stesso max, è un’azienda che cerca di non essere stritolata dal duopolio ed in questo senso credo non meriti certe parole astioso…è come quando guardi una partita di pallone da telespettatore disinteressato e prendi in simpatia la squadra piu “debole” (con debole spero di non essere mal interpretato)
    Io l iphone l avrei preso ma di certo non alle cifre sparate da TIM e VF, quanto meno Twitter ci ha fatto anche sorridere in queste ore
    A proposito è quasi ora di cena, nella mia tavola stasera solo del buon melone 🙂

  10. applauso per dimitri 🙂 anche per andrea (nonostante mi abbia mandato in serie b) 😛

    scherzi a parte, si può discutere per anni senza uscirne: non c’è qualcuno che ha ragione e qualcuno che ha torto, c’è una scelta (che, spero, sia chiara: raccontare qualcosa) e questa scelta la si può condividere o meno.

    Andrea, sai bene che quando lavoravo come giornalista tlc, la caccia allo scoop era continua. E’ logico che per l’azienda questo non sia visto come ‘normale’, è il gioco delle parti. Guarda il twitting della convention: se l’azienda non ha voluto dare in quel momento dettagli pecisi ma solo indicazioni di massima, un motivo c’è 🙂 non è detto che venga compreso (e se è compreso, non è detto che sia condiviso), prova ne è che il buon Fabrizio si faceva dare via tel i dettagli e li metteva. Per come la vedo io ha sbagliato, per come la vede uno da fuori probabilmente l’idea è “sono un figo vi ho fregato e li ho messi prima”. Ma si va avanti comunque eh, ripeto fa parte del grande gioco della comunicazione. fa parte del gioco che ti arrivi un messaggio che ti dice “siete ridicoli avete bisogno di un esperto di social media”, perchè esperti di social media non ne esistono.

    Sinceramente non mi preoccupa che su 1000 persone qualcuna sia preoccupata di non aver letto alla data X l’annuncio Y, come avremmo tutti sperato (azienda compresa) di poter fare. Errore? Non errore? Poco importa. Mi spaventa più chi aizza la massa (“dai tutti insieme a lamentarci!”) e chi parla ma non conosce lo strumento (“mi censurano i messaggi su twitter, maledetti moderatori!”) rispetto ad una critica.

    Io che vivo le cose dall’interno posso dire che il messaggio ha avuto molto senso, la scelta di avere un account twitter, uno facebook, un tumblr, un friendfeed è dettata dalla necessità e volontà di sperimentare forme nuove. La verità? Una sola persona ha capito il senso del messaggio (almeno per quello che ho visto e conosco io), il 99% ha pensato alla cosa sbagliata. Ma va bene così, è il bello della conversazione, in un monologo questo non sarebbe accaduto 🙂

    Non è così scontato che tutti gli strumenti debbano essere integrati con l’1.0, questo è un esempio lampante: con l’1.0 devo essere ufficiale (su tre.it c’è scritto forse qualcosa a livello di comunicati? no, perchè non è successo nulla di ufficiale), con il 2.0 posso essere informale, raccontare cosa sta succedendo, a che punto si è, perchè si va avanti ma si torna anche indietro, perchè oggi si pensava al bianco e domani magari avremo il rosso. cosa che con la comunicazione classica non riesco e non posso fare.

    Le persone che seguono i progetti 2.0 sono molto competenti, questa è l’unica certezza. Se poi si fanno scelte opinabili, nessuno è perfetto (fa più male vedere che qualcuno pensa manchi la buona fede) e purtroppèpo qualche volta non si può rispondere mostrando documenti o mail o rivelando cose che chiouderebbero la discussione.

    fa parte del gioco 🙂

  11. Max,

    ti rispondo un po’ in disordine ad alcuni punti:

    innanzitutto per la Convention nessuna voglia di “essere il figo che da’ le notizie contro la volonta’ di 3”, bensi’ la voglia di dare un’anteprima alle moltissime persone che in quel momento erano a caccia delle anticipazioni, ma non solo dei /teaser/ come avete voluto fare vo, bensi’ delle informazioni il piu’ possibili complete, su cui i nostri lettori e compagni di forum potessero riflettere e confrontarsi, prezzi da analizzare, confronti da fare. Non ci vedo quindi nulla di “sbagliato”, al piu’ potrei dire che sia “non condivisibile” da parte vostra, questo e’ comprensibilissimo, ma perche’ definirlo “sbagliato”? 😉

    Poi veniamo un po’ ai vari altri concetti che il marketing / ufficio stampa / ??? di H3G Italia ha riguardo a questo misterioso mondo dei Social Media. Premetto che siete in “buona” compagnia, moltissime sono le aziende che si trovano davanti a questo mondo a loro ignoto e ci si proiettano con tanta buona volonta’, certo, ma anche con ovvia inesperienza. E qui viene il grosso punto che ti/vi contesto: NON E’ VERO CHE NON ESISTONO ESPERTI DI SOCIAL MEDIA MARKETING. Che questo sia un mondo in costante divenire, che le novita’ affiorino continuamente, non vuol dire che non ci sia qualcuno sempre all’avanguardia e che sia in grado, per esperienza pluriennale di marketing online e di osservazione dei movimenti sulla Rete, di capire e di intuire quali possono essere le strategie migliori di comunicazione, anche “non convenzionale”.

    E invece di ascoltare chi cercava di instaurare un dialogo a riguardo, vi siete trincerati sempre dietro questa vostra idea che tutto quello che avete fatto fosse cosa buona e giusta perche’ “non esistono esperti” e quindi sarebbe giustificato andare un po’ a tentativi, aggiustando il tiro in corsa.

    Lascio le considerazioni specifiche sulle meccaniche dei Social Network e simili alle persone che fanno questo mestiere (esistono, fatevene una ragione 😉 ma mi focalizzo un po’ piu’ su quello che ho visto io, che sono un po’ “fan” di 3, un po’ “impiccione” alla ricerca delle news, molto “smanettone” e a contatto con la Rete da tanti anni.

    Quello che ho visto e’ un bel tentativo, riuscito perfettamente, di creare curiosita’ e attenzione, nei giorni in cui alta era gia’ la tensione online riguardo all’iPhone 3G S. Nessun altro gestore italiano l’ha fatto, forse nemmeno nel resto del mondo, quindi avete dimostrato di saper cogliere un’opportunita’ originale rispetto ai competitor. Ma poi, s’e’ capito, la situazione un po’ vi e’ sfuggita di mano, e avete dovuto cambiare la strategia in corsa: nessun annuncio ufficiale poteva arrivare in tempi brevi, e per questo avete “tirato” un po’ la corda.

    E qui ho visto tantissimi commenti di persone che, te lo ricordo, caro Max, sono in larga parte vostri clienti. O che lo sarebbero potuti diventare a breve. E che si sono sentiti “traditi” dalla mancanza di chiarezza in questo dialogo che avete instaurato con loro.

    Vorrei farti capire che non ho istigato nessuno a venire a twittare contro di voi, ma essendomi sentito dire che avevate ricevuto “solo quattro lamentele”, mi sono permesso di spostare le critiche dal nostro piccolo forum al vostro “luogo di discussione informale” in modo da farvi arrivare quello che pensavo, e lo ritengo ancora, sia la cosa piu’ importante della vostra presenza su Twitter, Facebook e simili: sentire la voce direttamente dei vostri clienti, passati presenti e futuri, e poter rispondere con le vostre ragioni.

    Invece ho ricevuto personalmente segnalazioni di persone che, in seguito a critiche costruttive inviatevi, si sono visti recapitare messaggi privati (e che fine ha fatto il dialogo pubblico?) che poco sembravano voler mantenere aperta una discussione costruttiva con loro.

    E poi la questione del “canale non ufficiale”. Senti, su Twitter parlate in tutto e per tutto a nome dell’Azienda per cui lavorate, pertanto e’ un grossissimo errore quello di poter bollare ogni intervento su tale piattaforma come “non ufficiale”. Le persone “normali” (perdonatemi il termine, e’ assolutamente improprio, ma non ne riesco a coniare un altro ora, per definire quelle che non sanno usare Twitter, che “non conoscono lo strumento”, per citarti, ma che si sono registrate proprio perche’ volevano seguirvi, volevano FIDARSI di voi) hanno visto che l’account e’ veramente creato da 3 Italia e lo ritengono un’emanazione diretta e ufficiale, dal quale si aspetteranno – magari in modo informale come e’ stato sin dall’inizio – notizie certe, specialmente quando leggono che in tale giorno e a tale ora arrivera’ qualcosa. Domandati questo: pensa a qualche tuo amico o conoscente che non fa parte di stampa o marketing o gruppi simili, ne’ e’ uno smaliziato internettaro come noi, non credi che si aspetterebbe informazioni chiare e definitive?

    Visto che – ovviamente – dici che non si puo’ rispondere con documenti (plausibilmente riservati) che dicano cosa e’ bianco e cosa e’ nero, credi davvero che la migliore strategia di comunicazione sia quella di dare delle false certezze a chi vi segue?

    Qualcuno meno a digiuno di voi di questi meccanismi di comunicazione (non li chiamo piu’ “esperti” perche’ tanto credete alla loro esistenza meno che a quella della befana 😉 probabilmente avrebbe saputo aiutarvi. Anzi, ha pure cercato di farlo, ma non e’ stato ascoltato!

    Non e’ pensare che non siate in buona fede, assolutamente, perche’ dovremmo mai farlo? E’ solo stupore per aver visto come avete gestito il dialogo con chi era in disaccordo con voi: un po’ piu’ di affabilita’ sarebbe stata apprezzata. IMHO 😉

    Ora vi lascio 10-12 ore per leggere questo commento kilometrico… Mamma quanto ho scritto! Ora Andrea mi inibisce ai commenti! 😛

  12. Scusate, ma secondo me tutto nasce da una scarsa chiarezza di base.
    Per come la vedo io, sia che si tratti di 1.0 che di 2.0 (ma anche nella vita reale, oltre che in quella virtuale) quando si parla di anticipazioni di cui non si è ancora certi, pettegolezzi, supposizioni, basta aggiungere un FORSE alla frase.

    Basta usare le giuste parole, e finché si parla la stessa lingua difficilmente nascono equivoci.

    In questo caso il problema è nato dal fatto che OGGI ALLE 11 era stata annunciata una comunicazione ufficiale che poi non c’è stata.
    Bastava scrivere “forse domani alle 11 ci saranno novità, ci vediamo qui per aggiornamenti” e nessuno l’avrebbe presa male.

    Ovvio che qualunque cosa scritta su twitter non è niente di ufficiale, ma se un’azienda decide di aprire in veste ufficiale un canale twitter, dovrebbe stare comunque attenta a non fare di queste figuracce.

    Idem su Mondo3, ogni volta si cerca sempre di specificare se una anticipazione è “certa”, “quasi certa”, o solo una “voce di corridoio”.
    Possibile che un forum amatoriale, operante nel 2.0, riesca a essere più affidabile di una azienda che in veste ufficiale usa gli stessi canali?
    Chi ha pubblicato in anticipo notizie ufficiose della convention non ha di certo sbagliato fintantoché ha messo bene in chiaro che di notizie ufficiose si trattava.

  13. Io ho apprezzato la loro voglia di comunicare un impegno che stavano avendo, un work-in-progress. E forse, per chi lavora in certe cosa, sa come sono difficili le trattative o i rilasci.
    Si può sempre non followare, no?

  14. andrea, non sono d’accordo praticamente su nulla…

    convention: non hai letto quello che ho scritto… la tipologia “sono figo faccio lo scoop” è in realtà errata nei modi perchè chi ha passato le notizie a Fabrizio ha violato un patto (la non divulgazione) accettato nel momento in cui ha deciso di partecipare alla convention. non è il bravo giornalista che fa l’inchiesta, è lo scroccone che, siccome conosce qualcuno, riceve sms e telefonate che raccontano cose che, per la loro natura, dovrebbero rimanere riservate. Farsi passare documenti riservati (chi li passa commette reato, ricordiamolo) non fa secondo me parte di un comportamento corretto. amen. ma a me sinceramente interessa relativamente questo aspetto.

    tornando a twitter. non esistono esperti di social media, fattene una ragione. è addirittura controproducente etichettarsi come tali. esistono persone che conoscono i meccanismi di comunicazione on line e li usano, ma ti assicuro che ce ne sono decine in qualsiasi grande azienda, 3 compresa. la patente di social media expert non esiste, l’azienda che non vuole rischiare usa i social media in maniera noiosa (posta link su link e segnala link esterni) oppure non li usa. anche perchè quando prova a raccontare cose – non ad annoiare con inutili link su link – trova 5 persone (ma fossero 50 non cambia) a cui non va bene.

    come scrivevo sul blog, il 95% a cui piace fanno silenzio, le 5 che pensano di imporre le loro idee a forza di “siete ridicoli” et similia fanno rumore e sembrano più di quante sono.

    detto questo, ripeto quanto detto dall’inizio: ogni opiniopne se educata e possibilmente costruttiva è rispettabile. da frequentatore di internet da oltre 15 anni posso dirti che la strategia usata dal collega è stata corretta e ha portato risultati positivi. accontentare tutti non si può, ma c’è sempre l’unfollow per esprimere il dissenso 🙂

    m

    ps: informale != ufficiale

  15. @ maxkava: mi fai prima le lodi e poi mi dici che non sei d’accordo su nulla? 😉
    Probabilmente parli dei commenti successivi, ma da me non firmati… ancora non avevo modo di risponderti eheh

    Tornando seri anche a me non tornano alcune cose:
    1. la questione del reato sulla divulgazione dei dati interni a 3 Italia è vecchia almeno 4 anni, se ben ricordo hai lavorato anche in un’area che in passato aveva già cercato di risolvere la questione: in tal senso direi che l’uso ridondante del termine ‘reato’ in questo contesto di discussione abbia un secondo fine che comunque non mi tange se non indirettamente visto che non sono stato ne’ protagonista della diretta di cui si parla ne’ sono un dipendente e/o collaboratore H3G;
    2. lato comunicazione 3<->Cliente: se ben intuisco il lato Twitter non è gestito da chi cura la cosiddetta “informazione ufficiale”. E questo lo si nota con alcune dicotomie formali niente male che ti ho espresso poc’anzi e che rinnovo;
    3. domanda provocatoria: ma se non esistono questi famosi esperti non è che l’opinione tua (e/o aziendale) vale quanto quella di chi non lo è (e/o si spaccia per tale)? 😀

    Comunque, seriamente, la discussione è più interessante di quanto non potessi mai immaginare: ringrazio tutti, ci rileggiamo domani 😉

  16. 1. io ho sempre detto che chi diffonde documenti e notizie riservate se ne assume la responsabilità. chi le pubblica idem, siamo grandi e ognuno decida per sè 🙂
    2. non essere le stesse persone non vuol dire non lavorare gomito a gomito 🙂
    3. certo, le opinioni valgono tutte. se sono invece fatti (= non opinabili), valgono solo quellio veri 🙂

  17. Mi mancava il riferimento a chi pubblica… allora c’è anche un terzo fine 😛 ‘notte sul serio! 🙂

  18. @maxkava scrivi: ” Sinceramente non mi preoccupa che su 1000 persone qualcuna sia preoccupata di non aver letto alla data X l’annuncio Y, come avremmo tutti sperato (azienda compresa) di poter fare. Errore? Non errore? Poco importa.”

    Il problema non è spostare di qualche ora, anche di un giorno un annuncio…non giriamo la frittata dai 🙂 . Il problema, come ben sai e come avete fatto intendere, è quello di non farlo più questo annuncio,o di fare un annuncio dimezzato… insomma un bel “waiting for Godot” come accaduto l’anno scorso….
    Capisco la rottura degli schemi comunicativi con questi nuovi strumenti come Twitter,ben venga !, ma siete stati davvero troppo incauti, come accaduto l’anno scorso con le dichiarazioni di Novari….bastava inserire un “forse” invece avete più volte confermato scrivedendo addirittura che il ritardo era dovuto a limare le parole del comunicato !

    Massimo

  19. Massimo, purtroppo non posso risponderti con i dettagli (che aiuterebbero a farti cambiare idea in meno di 5 secondi :-P) per motivi di riservatezza. Pérendo atto che un ‘forse’ avrebbe reso più contente un po’ di persone, come detto da un lato non siamo perfetti dall’altro anche se lo fossimo qualcuno non contento ci sarebbe sempre.

    Grazie ancora per i feedback 🙂

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