Quel che l’AgCom non ha

Mentre seguo il SEE 2009 assieme a Mondo3, in attesa dei resoconti dell’amico Fabrizio inviato a Londra, proprio sul forum trovo un’interessante segnalazione riguardante le caselle email PEC che dovrebbero velocizzare i rapporti tra cittadini e Pubblica Amministrazione.

La posta elettronica certificata (PEC), infatti, è nata come uno strumento che permette di dare, ad un messaggio di posta elettronica, lo stesso valore di una raccomandata con avviso di ricezione tradizionale.

Una cosa importante che lo stesso Stato ha cercato di portare avanti con un’apposita normativa:

Art. 34 della L. 69/2009.
(Servizi informatici per le relazioni tra pubbliche amministrazioni e utenti)
1. Al codice dell’amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005 n. 82, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni:
b) all’articolo 54, dopo il comma 2-bis sono inseriti i seguenti:
“2-ter. Entro il 30 giugno 2009, le amministrazioni pubbliche che già dispongono di propri siti sono tenute a pubblicare nella pagina iniziale del loro sito un indirizzo di posta elettronica certificata a cui il cittadino possa rivolgersi per qualsiasi richiesta ai sensi del presente codice. Le amministrazioni devono altresìassicurare un servizio che renda noti al pubblico i tempi di risposta, le modalità  di lavorazione delle pratiche e i servizi disponibili”.

E’ praticamente novembre 2009, avete segnali dell’esistenza della casella PEC di Ag.Com.?

| via Mondo3 Forum – Agcom inadempiente con la Pec

2 risposte a “Quel che l’AgCom non ha”

  1. ti aggiungo che entro il 29 novembre tutti i professionisti iscritti in Albi o elenchi sono obbligati a dotarsi di una PEC e darne comunicazione al relativo Ordine/Collegio.

  2. Sono norme programmatiche: lasciano (purtroppo) il tempo che trovano!
    Senza contare che il CAD ne è veramente pieno di questi “termini” insoddisfatti.

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