Leggo dall’amico Max un’interessante segnalazione nata sulle riflessioni dei paradossi dell’Eurotariffa che faccio “mia”. Esiste una direttiva AGCOM (sì, oltre a quelle sulla TV e YouTube si occupano anche di altro ), esattamente la 326/10/CONS, che all’articolo 2 comma 1 dice:
Gli operatori mobili assicurano che gli utenti finali siano pienamente informati sulla disponibilità di piani tariffari di base per i servizi voce, traffico dati e SMS conformi alle premesse* poste a base del presente provvedimento e, se già clienti, che possano passare ad essi gratuitamente. Tali informazioni sono rese al pubblico con ogni utile modalità e canale di contatto, inclusa la rete di vendita e il sito web aziendale.
* Si veda a tal proposito l’allegato B delibera 696/09/CONS che nasce, come dicevo poc’anzi, sulle riflessioni nate dopo l’introduzione dell’Eurotariffa che sui mercati nazionali creava perfino costi maggiori che in roaming!
[…] l’esigenza che viene avvertita dall’Autorità è che ciascun operatore renda disponibile almeno un piano tariffario di base conforme a quanto previsto dal Regolamento, vale a dire con una tariffazione a consumo misurato in secondi e senza scatto alla risposta, salva solo la possibilità di un blocco iniziale della durata massima di trenta secondi.
Questi i piani prepagati (uno per ogni operatore) ad oggi conformi al Regolamento:
- Tim Base —> da ieri 3 gennaio sostituita da Al Secondo **
- Vodafone Al Secondo
- 3 Power10
- Wind Super Senza Scatto
Il passaggio verso questi piani dovrà essere sempre gratuito come da delibera 326/10/CONS. In realtà solo Tim non fa pagare il passaggio, mentre per gli altri tre casi bisogna sborsare pure dei soldi. E a forza di citare tutto il lavoro di Max3 arrivo anche alla seconda nota
** Da notare come l’operatore Tim abbia di proposito rimosso proprio da ieri il piano “Tim Base” a 19 centesimi/al minuto: il nuovo piano che rispetta la direttiva è “Al Secondo” : peccato costi ben 23 centesimi al minuto! Come del resto (seppur con 3 centesimi in meno…) Vodafone Al Secondo (stesso nome, stesso fine?…).
Riassumendo: i quattro gestori principali hanno tutti un piano al secondo, per passarci si deve pagare a meno che, il caso di Tim, il piano sia davvero fuori mercato (letteralmente). Poi c’è il caso top con Vodafone che, per prima, crea una tariffa “artificiale” solo per adempiere alla direttiva e al contempo vuole pure essere pagata. Bizzarro, no?
Riassumendo:
H3g unico operatore a 10 cent con tariffazione al SECONDO pura. Il resto fittizie manifestazioni di Tariffe Truffaldine.
A calcolare le offerte dei gestori credo proprio che la parola “RISPARMIO” sia morta, anzi viene utilizzata come specchietto per le allodole.
Se no, per chi fa’ la portabilita’ l’unico bouchet degno della parola Risparmio e’ WInd con le Opzioni NOI TUTTI al 50% per 12 mesi
Con Wind ad esempio: 120 minuti costano 4 euro e 50 cent.
Ad onor di cronaca manco la “3 Power 10” è a prova di Eurotariffa
Gli SMS Italia – Europa costano la bellezza di 30 centesimi l’uno (contro i 12 ct. in roaming UE…), idem per molte chiamate verso paesi comunitari in Zona 2 (meno costose dall’estero..). Oltre al passaggio a pagamento che, invece, va contro le indicazioni AgCom.
Insomma un bel pastrocchio all’italiana…