Ho trovato questa “chicca” in bolletta. La notizia non è nuova ma è bene ripetere soprattutto per coloro, tra cui il sottoscritto, erano abituato a considerare i prezzi del roaming fuori dall’Unione Europea come “esente iva”.
Invece a partire dal 1° Gennaio 2010, con il recepimento della Direttiva 2008/8/CE, l’eventuale traffico effettuato in roaming internazionale extra UE da clienti titolari di Partita IVA nell’ambito di attività d’impresa, sarà tariffato con aliquota IVA al 20%. La modifica dell’applicazione IVA è visualizzabile nella sezione “Riepilogo IVA” e “Riferimenti IVA” in seconda pagina.
In caso di ritardo nel pagamento degli importi dovuti, si applicheranno interessi di mora nella misura del saggio degli interessi per ritardi nei pagamenti nelle transazioni commerciali del Ministero delle Finanze, maggiorato di 7 (sette) punti percentuali, dalla data di scadenza della fattura alla data di effettivo pagamento. In caso di mancato pagamento dei corrispettivi dovuti entro il giorno successivo dalla scadenza della fattura, nell’ambito della normativa vigente, il gestore potrà sospendere i Servizi stessi previo invio al Cliente di una intimazione ad adempiere entro e non oltre un termine non inferiore a 10 (dieci) giorni.
Un altro motivo, se non bastassero i costi proibitivi, per non usare il cellulare fuori dall’Eurotariffa…
Ciao AndreA, e per i clienti privati come ci si regola?
Mi pare, caro Rouge, che la via per i privati sia stata molto furba. I prezzi sono IVA inclusa se questa è prevista ed IVA esclusa se non è prevista. Quindi, ad esempio, sono 6 euro al minuto lo stesso… mi ero già arrabbiato di questa presa di posizione, ovviamente ho urlato nel silenzio delle segnalazioni.
E’ semplicemente scandaloso.
Purtroppo non avremo una Reding per l’extraeuropeo!