Il bello dell’Eurotariffa (e le mancate promesse…)

Tempo di vacanza, molti vanno all’estero. Come una mia amica, cliente Vodafone, che mi scrive questo SMS dalla Grecia:

Ma è normale che ho chiamato i miei… e ho speso solo 23 centesimi?

Gli dico di sì, è l’Eurotariffa. Lei stupita risponde: “Ma spendo meno a chiamarli dalla Grecia che dall’Italia!!! Assurdo...”

No, non è assurdo. Nel caso specifico in Italia ha una tariffa con scatto alla risposta e tariffazione al minuto (60/60).

Nonostante il valore nominale del suo piano sia pari a 19 centesimi di euro al minuto, spende per 30″ la bellezza di 35 centesimi. Per gli stessi secondi l’Eurotariffa che – pur tariffa a 46 ct. /min. le uscenti – ne fa pagare 23… grazie alla tariffazione 30/1. Ossia quei metodi di tariffazione promessi dall’AGCOM con una moral suasion sui gestori… nessuno ne ha mai saputo più niente.

Lo scorso anno l’Antitrust prometteva che “entro gennaio 2010 i clienti dei principali operatori mobili potranno accedere senza costi aggiuntivi a tariffe allineate al tetto comunitario sugli e a piani tariffati al secondo […]”. Siamo a luglio 2010, qualcuno glielo dica.

3 risposte a “Il bello dell’Eurotariffa (e le mancate promesse…)”

  1. E’ possibile che mio figlio che si trova in vacanza in un’isoletta davanti alla Croazia, con Vodafone spenda 3/4 euro ogni scatto?

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