Tim, -10 alla variazione contrattuale

Tim: variazione piani “Autoricarica entrante”
Dal 30 luglio 2006

* Tim: modifica condizioni piani “Autoricarica entrante”

Dopo falsi avvisi ed errate comunicazioni del mese scorso, sembra che TIM si sia finalmente decisa: con una nota pubblicata nel proprio sito, TIM comunica che dal 30 luglio 2006 le modifiche già applicate dal 5 luglio 2004 riguardanti i profili tariffari “AutoRicarica 190”, “opzione AutoRicarica”, “FlashTIM”, “FlashTIM 24h”, “Unica” e “Unica 10” saranno estese a tutti i clienti prepagati ad oggi attivi su tali profili.
– Pertanto, a partire dal 30 luglio 2006: i minuti di chiamate e gli SMS ricevuti da linee TIM che beneficiano di Bonus, SMS e minuti di chiamate gratuiti e offerte promozionali non concorreranno al raggiungimento della soglia prevista per l’accredito del bonus.
– La modifica descritta opererà a partire dal 30 luglio 2006; entro tale data il cliente che non accettasse la modifica potrà recedere senza penali dal profilo tariffario e dovrà fruire del credito residuo”.
* Comunicazione inviata tramite SMS
L’

SMS ricevuto con la notifica delle novità recita:
Dal 30/07, chiamate e SMS ricevuti da linee TIM che beneficiano di traffico gratis e/o promozionale, non concorrono all’autoricarica. Info www.tim.it/119; recesso 119″.
Note – Ciò che viene definito da TIM “opzione AutoRicarica” deve intendersi come piano “AutoRicarica”, conosciuto anche come “AutoRicarica 300”.

Questo quanto dice TIM come riportato correttamente dal sempre attendibile Cellularitalia.com. Il problema – come ho sottolineato anche in radio due settimane fa – è che ritengo che i clienti TIM che non vorranno accettare questa modifica contrattuale possano fare ben di più di quanto “elargisce” TIM (ossia un mero cambio tariffario gratuito). Innanzitutto ricorrendo al CORECOM ed, eventualmente, all’AGCOM in quanto per una variazione così importante il mantenimento del numero tramite portabilità e contestuale restituzione del credito residuo dovrebbe essere cosa obbligata. I contratti sono belli, ma chi li cambia deve sapere a cosa va incontro. Soprattutto se si chiama Telecom Italia Mobile. Il cliente non ha prezzo.

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