Mentre si attende che H3G, a diversi anni dalla sua nascita, implementi un servizio con cui informare il cliente della data di scadenza della propria usim (incredibile a credersi ma questo elementare servizio mai è stato attuato dal gestore!) Wind è protagonista di una incredibile serie di modifiche sulla data di scadenza delle proprie schede prepagate.

Uno stesso link per risultati diversi: qui fino all’8 marzo compariva questo messaggio.
Trascorsi 11 mesi dall’attivazione o dalla data dell’ultima ricarica, in assenza di credito residuo la carta verrà disattivata. Ossia le sim con credito avevano scadenza indefinita.
Ora cosa c’è scritto? Trascorsi 12 mesi dalla data attivazione (in assenza di ricarica) o dalla data dell’ultima ricarica la SIM verrà disattivata. L’eventuale credito di traffico telefonico residuo rimane a disposizione del cliente che potrà chiederne il riconoscimento su altra SIM Wind da lui indicata. Tale prestazione comporterà un rimborso spese per la gestione dell’operazione. Wind si riserva di adeguare le modalità attuative ivi indicate per il riconoscimento del credito residuo anche in funzione delle eventuali evoluzioni normative ed attuative della disposizione di cui all’art. 1l D.L. n. 7/2007
Ossia ora pare (sottolineo il PARE) che scadano tutte le sim Wind dopo 12 mesi senza ricariche, ma che il credito rimane ‘disponibile’ per altri prodotti (prepagati). Nessuna certezza però da chi in una settimana dice tutto e il contrario di tutto, anzi no. Una certezza c’è. Che anche in questo caso il Decreto Bersani è diventato nuovamente una legge interpretata dai nostri gestori secondo la loro convenienza.