Flynet tra SMS, 899 e… l’Arezzo Calcio

Un piccolo terremoto colpisce una realtà geografica a me vicina.

Il gestore aretino Flynet è rimasto invischiato nell’inchiesta fiorentina su una truffa con protagonisti i famosi prefissi a valore aggiunto come gli 899, iniziata a febbraio 2007 e che ieri ha portato all’arresto, fra gli altri, del presidente dell’Arezzo calcio, Piero Mancini, che ricopre un ruolo dirigenziale nella società  telefonica [aggiornamento a fondo pagina].
Nell’ambito dell’inchiesta si è svolta un’operazione della questura di Firenze nelle province di Arezzo, Perugia, Ancona, Rimini, Cesena e Salerno, con perquisizioni, sequestri e 18 misure di custodia cautelare in carcere.

Perché è stata aperta l’inchiesta?

Secondo i magistrati ul meccanismo era semplice: venivano inviati sms massivi ai vari numeri di cellulari italiani con un mittente non meglio e con un testo che destava curiosità: «E’ presente un nuovo messaggio in segreteria telefonica […]». Veniva poi indicata l’ora e la data di arrivo di questo fantomatico messaggio con l’invito a chiamare  – da un numero fisso – un numero 899 o 892 con costi per singola chiamata che arrivavano fino a 12,50 euro.

Una modalità che molti conoscono, infatti sono decine di migliaia gli italiani che hanno ricevuto SMS di questo genere. Altrettanto nota la variante su internet dove in questo caso c’erano di mezzo i famosi “dialer” che si collegavano non solo ai famigerati 899 ma anche ad utenze satellitari con il prefisso 0088.

Per Arezzo, i dipendenti di Flynet e la squadra calcistica sarà  un’estate tutta da sudare, i rischi sono molti: dai guai per l’Arezzo Calcio alla piu’ seria ricaduta occupazionale di Flynet che fa seguito ai recenti problemi di un’altra nota azienda telefonica aretina, Eutelia.

AGGIORNAMENTO 2017: Mancini, archiviato il caso che lo portò in carcere

 

Italiani insoddisfatti del telefono fisso e non solo…

…non solo una crescente insoddisfazione verso il telefono di casa, ma anche verso il telefono mobile.

Gli italiani insoddisfatti del proprio di gestore di telefonia fissa – secondo una ricerca Busacca & Associati – sono ben 4 su 10, ma anche nella telefonia mobile sono ben 3 su 10. Sorprendente la classifica sulla soddisfazione dei clienti dei gestori di telefonia mobile:

  1. Vodafone
  2. Wind
  3. Tim
  4. 3 Italia

In pratica l’ultimo gestore nato in Italia è ultimo anche per la soddisfazione dei propri clienti, un primato che non ci voleva specie in questo periodo assai difficile per il futuro di H3G (vedasi Novari: “Chiederò aiuto a Berlusconi” | Mondo3)

[via aLeX P]

“Ecco come gli tolgo il 1088”

“Ecco come gli tolgo il 1088” avrà  pensato la solerte telefonista che alle 19:40 ha chiamato il numero fisso dei miei genitori.

Un numero fisso dove è attiva da anni la preselezione dell’operatore (CPS, nel caso specifico il “Filo Diretto” per i clienti 1088) verso un gestore alternativo. Ovvero tutto il traffico uscente da quel numero Telecom Italia transita e viene fatturato da Wind.

Nonè la prima volta che vedo alcune agenzie cercare di convincere i miei genitori a tornare ad usare la linea Telecom per tutte le loro chiamate.
E’ “comprensibile”, dietro a questo lavoro c’é una commissione che verrà riconosciuta loro  nonché l’interesse stesso del committente (T.I.) a far tornare un cliente ad usare la propria rete. Il fatto che il numero non sia contattabile per offerte commerciale fa desistere ben pochi, ma oggi forse si è  raggiunto il top. Risponde mio padre, lo sento parlare di “satellitari” e – (s)fortuna vuole – che sia a casa.

E’ una signorina: “Salve signor Trapani la chiamo dal centro tecnico del 187(alle 19.42?! Centro Tecnico!? Mi viene in mente un altro centro tecnico, quello di Coverciano… nda) e le devo segnalare un problema urgente da risolvere”.

Quale sarà mai questo problema? “Sa c’é un gestore satellitare, BT Italia Sprl (non è un errore di battitura), che si è intromesso nella sua linea e lei chiama i suoi 899, 166. Le devo togliere la preselezione automatica che vedo sulla sua linea per 10 giorni poi torna tutto a posto.

Evito per decenza il resto delle menzogne, alla mia richiesta di identificazione ovviamente la (sempre meno) gentile signorina dice che il 187 non è tenuto a farlo, mi spara un numero identificativo che non esiste (1128, già controllato nda) e la chiamata ovviamente non è stata fatta dai sistemi Telecom Italia. Il dramma è che usava, oltre a un pesantissimo accento romano e un cellulare che suonava sullo sfondo, la peggiore tragicommedia per fregare i… polli.

Io segnalo tutto al Garante, ma le (vere) sanzioni quando inizieranno? Qui è ancora terra libera per tutti i furbetti del telefonino

Telecom Italia e la… ricettazione

La notizia arriva tramite l’ADUC e un comunicato emesso oggi riguardo una causa presso il Giudice di Pace di Firenze.

Frode informatica, ricettazione e omessa denuncia, sono questi i reati che il giudice di pace di Firenze ha tirato in ballo a carico di Telecom Italia in una sentenza relativa ad un bolletta gonfiata da un numero 899 di un utente fiorentino [1]. Una sentenza rilevante, che conferma quanto andiamo sostenendo da tempo, e cioe’ che Telecom Italia e’ complice interessata di tutte le truffe perpetrate ai danni di migliaia di utenti con i cosiddetti numeri speciali [2]. Il caso in oggetto riguardava l’installazione fraudolenta di un dialer sul pc dell’utente. Col conseguente addebito in bolletta di 70 euro. Il giudice ha condannato il gestore telefonico anche al pagamento delle spese sostenuto dall’utente per ricorrere in giudizio.
Di seguito alcuni stralci dell’Osservatorio legale (rubrica edita sul sito Internet dell’associazione)che ha approfondito la sentenza.
http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php?id=215217

Il gestore non aveva affatto escluso che quel traffico addebitato all’utente fosse il frutto di un’azione fraudolenta dei dialer, ma nonostante tale considerazione, aveva attribuito all’utente l’onere di adottare tutti i possibili e necessari accorgimenti volti a prevenire queste condotte fraudolente (come ad esempio l’attivazione della linea ADSL) e l’obbligo di provvedere al pagamento della complessiva fatturazione, dal momento che in seguito alle verifiche effettuate, non risultavano anomalie.

A parere del Giudice di Pace fiorentino, nel momento in cui nel gestore telefonico insorge anche il piu’ piccolo ragionevole dubbio circa una possibile illiceita’ della provenienza del traffico telefonico di cui viene richiesto il pagamento, … si possa configurare a carico del rappresentante legale del gestore telefonico il reato di ricettazione in relazione all’articolo 640-ter c.p., relativo alla frode informatica.

Il non avere provveduto ad inoltrare alcuna denuncia alla Procura della Repubblica competente, una volta constatato il carattere sospetto di una parte del traffico telefonico effettuato da un utente, potrebbe comportare a carico dei legali rappresentati delle societa’ l’accusa di commissione del reato di cui all’articolo 362 c.p. (ovvero l’omessa denuncia, da parte di incaricato di pubblico servizio, di un reato del quale ha avuto notizia nell’esercizio, oppure, a causa dell’esercizio delle proprie funzioni).

[1] Il giudice di pace nella sua sentenza ha ipotizzato i reati di frode informatica, ricettazione e omessa denuncia, ma trattandosi di una causa civile ha, ovviamente, condannato il gestore alla sola restituzione dell’indebito e al risarcimento del danno solo sotto questo profilo.

[2] La Telecom e’ un’associazione a delinquere? Ci e’ difficile sostenere il contrario, ma lo dira’ il magistrato
http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=208696

Telefonia fissa, arriva (torna?) la portabilità

La portabilità del numero della rete fissa in realtà è sempre esistita e non è mai sparita. E’ “solo” stata complicata per molti ed impossibile per alcuni. Complicata per i tempi, impossibile per coloro che volevano mantenere il proprio numero variando tra due gestori alternativi senza passare da Telecom Italia. Per risolvere questi problemi dovrebbe arrivare finalmente l’accordo tra tutti gli operatori che, come sottolinea PiTelefonia, “a dieci anni dalla liberalizzazione del mercato delle TLC, diventa una concreta speranza“.

Ieri fonti dell’Autorità TLC hanno fatto sapere che sarebbe stato finalmente raggiunto un accordo con tutti gli operatori, un’intesa destinata a introdurre tempi e procedure certe per il cambio di operatore sul fisso. Finalmente stop a triangolazioni varie per fare passaggi tra due gestori alternativi. Un sogno lungo un decennio…

Wimax, gran successo all’italiana!

Ariadsl e Aft-Linkem hanno dominato la gara del wimax, praticamente conclusa.

Tutti i principali lotti sono assegnati e si può già  dire che, con un incasso superiore ai 130 milioni di euro, l’asta italiana per le licenze del nuovo servizio internet senza fili ha superato il record europeo. Merito soprattutto delle due sorprese Ariadsl e Aft-Linkem che hanno investito, rispettivamente, qualcosa come 46 e 24 milioni di euro. In attesa della comunicazione ufficiale del ministero, emerge che Ariadsl si è aggiudicata il diritto d’uso in ognuna delle sette macroaree regionali previste dalla gara; Aft (ex Megabeam) èsubito dietro ma entrambe le società si sono praticamente assicurate una copertura nazionale.

Nell’area Lombardia-Bolzano-Trento, una delle più appetite, una licenza è andata a Ariadsl (con una maxi-offerta da 11 milioni), una ad E-Via e le altre a Aft, Brennercom e Mgm alleata all’imprenditore televisivo Raimondo Lagostena. Di fatto chiusa anche la macroarea Campania-Puglia-Basilicata-Calabria con la vittoria di Ariadsl con 5,5 milioni e Telecom Italia con 5,6 milioni nei lotti che coprono tutte le regioni, mentre in tutti i singoli lotti regionali vince Aft. «Da segnalare“ sottolinea Fulvio Sarzana, dello studio Sarzana e Associati, specializzato nelle tematiche tlc e internet “l’attivismo di Mgm, che pure inizialmente aveva contestato le regole di gara, e che ha poi presentato offerte rilevanti per la Toscana (3,3 milioni) e la Liguria (1,6 milioni)».

Nella macroarea Friuli Venezia Giulia-Veneto-Emilia-Romagna-Marche l’hanno spuntata, oltre ai soliti Ariadsl e Aft, anche E-via, il consorzio Assomax, Infracom e City Carrier. Quanto alle isole, in Sardegna risultano vincenti Ariadsl, Aft e Telecom, lo stesso trio che con ogni probabilità  otterràl’aggiudicazione definitiva anche in Sicilia.

[via Sole 24 Ore]