“Open Access”, prove di apertura rete Telecom

Si chiama “Open Access” la soluzione che Telecom Italia ha trovato per evitare lo scorporo della rete fissa. All’interno del gruppo nascerà una nuova divisione “Technology & Operations“, affidata a Stefano Pileri che gestirà il network esistente e farà i futuri investimenti fisici e tecnologici. La novità “radicale” è che la rete sarà divisa funzionalmente dal resto del gruppo e tratterà come “cliente” sia Telecom sia i concorrenti che chiederanno di sfruttare l’infrastruttura.

A garantire questa parità di accesso servirà la collaborazione dell’Autorità per le Comunicazioni che ha espresso soddisfazione “sul fatto che Open Access si palesi finalmente come la risposta organizzativa concreta di Telecom Italia alle esigenze manifestate dall’Autorità stessa negli ultimi due anni. Nel corso del prossimo mese, nell’ambito del procedimento che abbiamo aperto, lavoreremo con Telecom e con tutte le parti interessate per affinare il sistema di governance e dei controlli sulle funzioni di Open Access”. [via Repubblica]

Ora non resta che attendere.

Telecom Italia, blocco ai satellitari

Disabilitazione delle chiamate verso i numeri e i prefissi satellitari considerati a rischio truffa. Aumentano così gli strumenti a disposizione per il controllo della linea telefonica. Dopo le segnalazioni ricevute dalle associazioni dei consumatori e degli stessi clienti su fenomeni fraudolenti legati all’uso delle numerazioni satellitari, Telecom Italia ha infatti comunicato all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni la volontà di attuare una nuova iniziativa a tutela di clienti e consumatori. E dunque, annuncia l’azienda in una nota stampa, “a partire dal prossimo 26 marzo 2008, Telecom Italia introdurrà un nuovo strumento che consentirà di disabilitare – in modalità permanente e gratuita – tutte le chiamate verso il prefisso satellitare 00881 (inclusa la numerazione 008819 dell’Operatore Globalstar), nonché altre direttrici internazionali considerate nell’attuale scenario di mercato critiche e pertanto soggette a potenziali rischi di truffe o fenomeni similari. La comunicazione di questa iniziativa alla Clientela avverrà attraverso i consueti canali di comunicazione”.

 

La decisione scaturisce inoltre dal fatto che, dopo aver reso disponibile la possibilità di disabilitare permanentemente le telefonate verso numerazioni satellitari e internazionali della zona 7, si sono comunque rilevati fenomeni di “traffico anomalo” verso numerazioni satellitari non ricomprese e dunque “si è deciso – rende noto Telecom – di arginare tali fenomeni ed evitare la loro migrazione verso altre numerazioni”. La disabilitazione, ricorda l’azienda, è anche frutto dell’azione dell’Autorità e del Ministero delle Comunicazioni che hanno dato un concreto contributo alla gamma di strumenti di tutela disponibili.

[via HelpConsumatori]

Rete fissa, Telecom e la separazione della rete

Prendo lo spunto da un interessante articolo di Portel per pormi la stessa domanda: a quando una decisione operativa sul futuro della rete italica? Si parla della rete fissa e la domanda viene dopo le interessanti dichiariazioni di Savarese, uno dei Commissari dell’AG.COM., riportate dallo stesso sito. “L’importante — dichiara, dunque, Savarese — è che ci sia separazione tra chi gestisce le rete e la parte commerciale“. Tra le preoccupazioni del Commissario ci sono quindi proprio i dati commerciali che il gestore della rete potrebbe utilizzare a suo proprio favore. La corretta gestione di questi dati e l’inibizione al loro utilizzo rappresentano ulteriori temi sui quali Savarese si dichiara non disponibile a concedere deroghe di sorta.

Bisogna ben definire la corporate governance e capire realmente chi comanda ed infine delineare chiaramente che tipo di interazioni ci siano tra la newco e Telecom“, questo il pensiero espresso da Savarese. Aspettiamo che l’assonnata politica italiana decida in merito quanto prima.

Scendono anche le terminazioni della rete fissa

Il costo di terminazione, ovvero la cifra che un operatore deve riconoscere a un altro quando termina la chiamata di un proprio cliente verso una rete telefonica diversa, non è solo telefonia mobile ma anche telefonia fissa.

Secondo quanto deciso dal Garante per favorire la concorrenza, Telecom doveva riconoscere a tutti gli altri operatori di rete fissa una terminazione di 1,54 centesimi di euro al minuto, fino a giugno scorso. Tuttavia l’Autorita’ aveva dato la possibilita’ di fatturare un prezzo piu’ alto, salvo approvazione.
Fastweb, ad esempio, aveva chiesto di poter fatturare per il periodo agosto 2006-giugno 2007 3,27 centesimi. Oggi, dunque, arriva la decisione attesa dell’Autorita’. Inoltre, come precisa una nota del Garante, il modello contabile di operatore alternativo efficiente approvato oggi, si applichera’ dal primo luglio 2007.
Tale modello contabile – spiega un comunicato – prevede per tutti gli operatori una discesa delle tariffe di terminazione al fine di raggiungere la simmetria nell’anno 2010. Le misure relative al modello contabile e alla discesa delle tariffe saranno notificate nel mese di gennaio alla Commissione europea e sottoposte alla consultazione pubblica“. La decisione di oggi, prosegue l’Autorita’, “rappresenta una delle misure piu’ procompetitive adottate in Italia e in Europa a favore dello sviluppo della concorrenza nel settore della telefonia fissa, nel quale l’operatore storico Telecom Italia detiene una quota di mercato nell’accesso intorno al 90%“. Grazie al pieno riconoscimento degli investimenti e costi sostenuti dagli operatori nuovi entranti, “l’Agcom intende promuovere lo sviluppo di infrastrutture alternative e della larga banda, incoraggiando l’offerta di servizi innovativi e di prezzi piu’ competitivi per i consumatori“.
L’invito alle Autorita’ europee nazionali ad adottare in un periodo di tempo ragionevole tariffe simmetriche su rete fissa intanto arriva anche dal gruppo dei Regolatori europei (Erg) che ha approvato ieri un documento sulla terminazione delle chiamate. Guardando alla situazione dei diversi Stati, l’Italia, secondo il documento Erg, e’ il Paese con la piu’ alta differenza tra valori di terminazione sulla rete dell’incumbent e valori di terminazione sulla rete degli operatori alternativi.[ via Il Sole 24 Ore Radiocor ]

Linee solo dati, buone nuove!

Folena, sulle ADSL nude ribassi in arrivo

Roma – Gli utenti lo chiedono da tempo e così molti operatori: il canone sulle linee cosiddette ADSL nude imposto da Telecom Italia va rimosso o ridotto, perché l’attivazione e il mantenimento di connessioni ADSL in assenza di linea Telecom secondo i consumatori oggi costa troppo. Ed è questo il senso di un ordine del giorno presentato dal presidente della Commissione cultura della Camera, Pietro Folena, accolto ieri dal Governo.

 

L’ordine del giorno impone al Governo di varare un provvedimento che porti all’azzeramento o alla riduzione del canone di 10 euro che grava sulle offerte degli operatori che offrono le “naked ADSL” e, di conseguenza, sui portafogli dei consumatori che le adottano. Si tratta di una novità che potrebbe scongiurare il pericolo rincari su questo genere di connessioni.

 

Il provvedimento deriva direttamente da un emendamento al decreto legge sulle liberalizzazioni (il cosiddetto decreto Bersani) che la presidenza della Camera non aveva potuto ammettere dal punto di vista regolamentare poiché non corrispondente a misure già presenti nel testo del decreto-legge.

 

“Il governo – ha commentato Folena – è favorevole a venire incontro ai consumatori e agli operatori e si è impegnato a studiare una soluzione già nel disegno di legge Bersani che sarà prossimamente alla Camera. È giusto che i consumatori non paghino il prezzo di un monopolio ancora esistente e invece si favorisca la concorrenza e il conseguente abbassamento dei prezzi”.

 

La misura, di sicuro interesse per ISP e consumatori, è probabilmente destinata a rinfocolare il mai sopito dibattito sul ruolo delle Autorità garanti sul fronte del controllo sulle tariffe, un ruolo che molti ritengono sempre meno incisivo e superato dall’iniziativa governativa. da Punto Informatico

Piange il telefono

”Forte preoccupazione” per le conseguenze sul settore delle telecomunicazioni derivanti dalla eventuale introduzione di una nuova misura per abolire lo scatto alla risposta viene esperssa da Asstel, che nel manifestare ”tutta la sua ferma contrarieta”’ evidenzia i rischi allo sviluppo del settore con ripercussioni sugli investimenti e l’occupazione. Leggi tutto “Piange il telefono”