Paese che vai, banda larga che trovi

La banda larga per tutti. Se ne parla molto, soprattutto in Italia. Molte parole, pochi fatti. Ma non è così ovunque.

Apprendo da “Repubblica” che “[…] Cinque anni per recuperare il terreno perduto, cinque anni per passare dalla qualifica di asino a quella di primo della classe: la Francia è il paese europeo che offre al più gran numero di suoi cittadini l’accesso alla banda larga. A fine 2007, il 98,3 per cento dei francesi (contro il 50% nel 2003) poteva chiedere un abbonamento Adsl; la sparuta pattuglia dei dimenticati sarà  servita in primavera grazie al satellite.

Una percentuale superiore a quella tedesca (93%), spagnola (90%) e italiana (60%). Un exploit non da poco, se si considera la struttura del paese : la Francia metropolitana, cioé senza i dipartimenti d’Oltremare, ha una superficie di quasi 550 mila chilometri quadrati (l’Italia qualcosa più della metà, 301 mila chilometri quadrati). Fornire a tutti l’Adsl era una scommessa, tanto più che in passato le telecomunicazioni non sono state il settore più forte del paese : il decollo della telefonia fissa è avvenuto con molto ritardo, i telefonini hanno faticato ad imporsi. […]”/p>

Quindi, mentre la Francia vola, la vicina San Marino prova a seguirla.

L’Azzurra Repubblica da sempre soffre le carenze strutturali proprie dell’Italia (monopolio Telecom et simialia), ma con l’apertura della concorrenza le cose stanno cambiando. Evitando di dover passare dalla (satura) rete fissa Telecom il nuovo gestore San Marino Telecom prende la strada della copertura senza fili.

Un comunicato stampa, infatti, promuove una soluzione wireless per la banda larga a firma di Prima. Il prodotto ha un nome (WiFast) che è un chiaro riferimento a quel Wimax che potrebbe arrivare presto anche in Italia. Intanto buon Digital Divide a tutti.

Wifi sui treni, l’Italia sbarca in USA

A partire dal 30 gennaio 2008, MTBA – tramite il Wi-Fi Commuter Rail Connect Program – offrirà  un servizio di libero accesso ad internet via wireless su tutte le tratte tra Worcester e Boston, coprendo un’area di 45 miglia.

“E’ il primo servizio sui treni a trasporto regionale di tutti gli Stati Uniti e permetterà  ai nostri clienti di ottimizzare il proprio tempo”, ha dichiarato Daniel A. Grabauskas, Direttore Generale dell’MTBA.

“Durante la fase di test è stato chiesto ai nostri viaggiatori abituali di aiutarci a massimizzare, attraverso un loro feedback, i benefici tecnologici, per poter così allargare il progetto a tutte le nostre 13 linee di trasporto regionale”.

I servizi di connessione Wi-Fi negli Stati Uniti hanno cominciato a diventare di uso comune su bus e treni per rendere più fruibile il servizio di trasporto pubblico e in particolar modo per aumentare la produttività  dei pendolari nei tragitti di andata e ritorno dal lavoro.

E mentre una ditta italiana fornisce il servizio in America, cosa succede in Italia?

 

In teoria tutto è partito nel 2004 con gli esperimenti di FS. C’è anche una cartina di copertura del servizio, purtroppo è puramente virtuale. Testimoni i passeggeri della Firenze – Roma, che di WiFi in treno non ne hanno mai visto l’ombra.