“Ecco come gli tolgo il 1088”

“Ecco come gli tolgo il 1088” avrà  pensato la solerte telefonista che alle 19:40 ha chiamato il numero fisso dei miei genitori.

Un numero fisso dove è attiva da anni la preselezione dell’operatore (CPS, nel caso specifico il “Filo Diretto” per i clienti 1088) verso un gestore alternativo. Ovvero tutto il traffico uscente da quel numero Telecom Italia transita e viene fatturato da Wind.

Nonè la prima volta che vedo alcune agenzie cercare di convincere i miei genitori a tornare ad usare la linea Telecom per tutte le loro chiamate.
E’ “comprensibile”, dietro a questo lavoro c’é una commissione che verrà riconosciuta loro  nonché l’interesse stesso del committente (T.I.) a far tornare un cliente ad usare la propria rete. Il fatto che il numero non sia contattabile per offerte commerciale fa desistere ben pochi, ma oggi forse si è  raggiunto il top. Risponde mio padre, lo sento parlare di “satellitari” e – (s)fortuna vuole – che sia a casa.

E’ una signorina: “Salve signor Trapani la chiamo dal centro tecnico del 187(alle 19.42?! Centro Tecnico!? Mi viene in mente un altro centro tecnico, quello di Coverciano… nda) e le devo segnalare un problema urgente da risolvere”.

Quale sarà mai questo problema? “Sa c’é un gestore satellitare, BT Italia Sprl (non è un errore di battitura), che si è intromesso nella sua linea e lei chiama i suoi 899, 166. Le devo togliere la preselezione automatica che vedo sulla sua linea per 10 giorni poi torna tutto a posto.

Evito per decenza il resto delle menzogne, alla mia richiesta di identificazione ovviamente la (sempre meno) gentile signorina dice che il 187 non è tenuto a farlo, mi spara un numero identificativo che non esiste (1128, già controllato nda) e la chiamata ovviamente non è stata fatta dai sistemi Telecom Italia. Il dramma è che usava, oltre a un pesantissimo accento romano e un cellulare che suonava sullo sfondo, la peggiore tragicommedia per fregare i… polli.

Io segnalo tutto al Garante, ma le (vere) sanzioni quando inizieranno? Qui è ancora terra libera per tutti i furbetti del telefonino

Pisa contro Siena, Vodafone contro Wind

Guerra di campanile. Almeno per attirare l’attenzione.

Tipica della Toscana, questa volta i contendenti sono diversi dal solito. Due importanti atenei (Siena e Pisa) e due gestori telefonici, uno contro l’altro.

L’idea è la stessa, ossia offrire un’offerta telefonica ad hoc per lo studente universitario. Dopo che Wind ha lanciato l’offerta Campus per gli studenti senesi, oggi si viene a conoscenza dell’accordo di Vodafone con l’università  pisana.

In un periodo di virtuali fin troppo virtuali (leggasi ESP) ben vengano questi accordi, sperando che queste esperienze non restino eccellenze nel deserto…

Noi Wind Roaming? Ingannevole

Parola d’Autorità Antitrust  (vedasi bollettino 4 marzo 2008, pag. 98).

Interessante che venga dalla segnalazione di un operatore  concorrente, per la serie “chi non ha peccati scagli la prima pietra“. Decisione comunque ineccepibile.

Cosa ha deciso l’Antitrust su Noi Wind Roaming

Con richiesta di intervento pervenuta in data 26 luglio 2007, una societò concorrente ha segnalato la presunta ingannevolezza di un messaggio pubblicitario, diffuso attraverso l’emittente televisiva nazionale Canale 5 il giorno 24 luglio 2007, alle ore 22:15 circa, dalla società  Wind-Telecomunicazioni S.p.A., diretto a promuovere l’offerta denominata Noi Wind Roaming.
[…] Nella richiesta di intervento si lamenta l’inidoneità  del messaggio a veicolare correttamente, sotto il profilo della chiarezza e completezza informativa, le effettive condizioni economiche e le limitazioni dell’offerta proposta. In particolare, la societò  segnalante lamenta:
(i) l’erronea/ingannevole indicazione di gratuità  che caratterizza il claim principale del messaggio in esame, posto che l’offerta reclamizzata prevede un
costo di attivazione di sette euro annui e la previa attivazione dell’opzione Noi Wind al costo di sei euro mensili, rinnovata automaticamente ogni trenta giorni;
(ii) l’omessa o, comunque, non sufficientemente percepibile indicazione dei limiti di fruibilità  dell’offerta, posto che la stessa può essere utilizzata sino al raggiungimento di una
soglia massima di traffico in uscita, pari a quaranta minuti mensili, unicamente all’interno di sedici Paesi europei (e non, come affermato nello  spot  televisivo in contestazione “In Europa”) e previa anteposizione del codice  *124* e, inoltre, non é indicata la tariffazione applicata al superamento del monte minuti massimo di validità  dell’offerta.
[…]
Alla luce dei predetti criteri, la sanzione da applicare alla società  Wind Telecomunicazioni S.p.A. può essere determinata in misura parti a 42.500 € (quarantaduemilacinquecento euro) [..]

2007, Sawiris con … Wind in poppa

Wind chiude il 2007 con un utile netto di 198 milioni di euro contro i 23 milioni del 2006. Aumentano pure i ricavi che ammontano a 5.271 milioni, in crescita del 6,8%.
Per ciò che riguarda il debito, nel 2007 diminuisce e passa da 7.057 milioni a 6.440 milioni. L’Ebitda segna quota 1.811 milioni (+9,9%) e l’Ebit ammonta a 730 milioni (+25,7%). Insomma: un bilancio 2007 ottimo per il gestore arancione.

[via Repubblica]

Wind? Un gioiellino

A molti potrebbe suonare strano, ma Wind risulta essere in costante miglioramento. Soprattutto come società per la gioia di Sawiris che può andare soddisfatto della sua gestione.

A premiarlo stavolta è l’agenzia internazionale Standard & Poor’s, che diffonde dati positivi sia sul rating che sull’outlook della compagnia. L’agenzia internazionale, dunque, ha rivisto al rialzo il rating a lungo termine di Wind, che passa da B+ a B–, confermando, inoltre, l’outlook stabile. Gli stessi analisti della S&P spiegano che la misura è dovuta alla “perdurante buona performance operativa e finanziaria e la forte capacità di generazione di cassa, che ha consentito di pagare, in anticipo rispetto alla scadenza, 492 milioni di debito a dicembre 2007“. Proprio la stabilità dell’outlook, inoltre, è il dato su cui Standard & Poor’s si basa per prevedere l’ulteriore crescita dell’operatore nel medio e lungo periodo.

[via Portel]

Internet mobile, utenti catalogati

Che simpatica notizia! I siti visitati dagli utenti erano conservati, in maniera illegittima secondo il Garante della Privacy, da quattro gestori che conosciamo benissimo. Gli operatori interessati dal provvedimento sono Telecom, Vodafone, H3G e Wind. Ai primi tre (ovvero Telecom, Vodafone e H3G) è stata imposta la cancellazione delle informazioni sui siti visitati dagli utenti, mentre i soli Vodafone, H3G e Wind dovranno adottare specifiche misure tecniche per la messa in sicurezza di dati personali dei propri utenti conservati a fini di giustizia.Comunque cosa era successo? Semplicemente conservavano illeggittimamente i dati degli utenti: risalivano così alle pagine web visitate, alle richieste nei motori di ricerca, tutte buone informazioni da riutilizzare a fini commerciali. Ora il Garante della Privacy ha deciso: non possono più farlo, e entro due mesi devono far sparire tutto quello che avevano raccolto.