Telepass Mobile

Roma, 18 dic – Autostrade entra da protagonista, grazie a un accordo con Wind, nel mercato degli operatori mobili virtuali. Lo annuncia un comunicato, dove si legge che da aprile 2008 i possessori di Telepass, i clienti che maggiormente utilizzano la rete autostradale, potranno sottoscrivere “Telepass Mobile”, una specifica proposta che consentirà di fruire di vantaggiose offerte e dei servizi a valore aggiunto forniti da Wind.

Da subito, per i clienti Telepass Premium è disponibile la promozione “Parli Gratis 10×3”, che consente di avere 10 euro di traffico gratuito al mese, per tre mesi, verso tutti i cellulari Wind e i numeri di rete fissa.
Quello con Autostrade per l’Italia è per noi un accordo di grande valore, che ci permette di consolidare la nostra presenza nel mercato degli operatori virtuali con un partner di prima grandezza“, ha commentato Luigi Gubitosi, amministratore delegato di Wind. “Con questo accordo siamo felici di poter ampliare l’offerta ai nostri clienti Telepass, con un servizio che consente di rendere il proprio viaggio ancora più vantaggioso e ricco di opportunità“, ha affermato Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia. [via Finanza di Repubblica]

Telepass Mobile, qui di MVNO neanche l’ombra. Si parla direttamente di servizi Wind, la caccia al primo virtuale italiano non è finita.

Come riavere il credito residuo… cash

Attenzione, non fatevi fuorviare dal titolo. La parola credito residuo per i gestori italiani sta per avere un doppio significato in barba ai vocabolari: per credito residuo si continua ad intendere quello “effettivamente ricaricato” come se quello ottenuto dalle autoricariche previste da piu’ gestori e piu’ piani tariffari fosse un costo meno reale del virtuale balzello delle interconnessioni… ma polemiche a parte se vi scade la tesserae/o se volete chiudere il vostro rapporto contrattuale con il gestore si può cash il credito presente sulla vostra scheda ricaricabile.

Ultima ad arrivare H3G, ma questo è quel che prevedono i vari gestori:

Tim: http://www.119.tim.it
Vodafone: http://www.190.it
Wind: http://www.155.it
3 Italia: http://www.tre.it/
CoopVoce: http://www.coopvoce.it
UnoMobile: http://www.unomobile.it/

Buon rimborso a tutti… e una raccomandazione: leggete bene le modalità e soprattutto i costi per il rimborso, potrebbero essere maggiori (sic) del credito residuo. Tutto questo nonostante qualcuno avesse perso la pazienza.

La condivisione della rete, il fidanzamento di Wind e 3

Qualcuno si spaventa, qualcuno chiede cosa accade. Ne abbiamo parlato tempo fa, ma da quel che ha detto Novari sulla nascita di una newco fra 3 Italia e Wind che metterà sotto lo stesso ombrello le torri delle due società di comunicazione mobile non c’è molto di nuovo. Almeno nella storia di H3G. Era il 2001 infatti quando nasceva 3G Infrastructure Services AB in Svezia. Lì i protagonisti sono Vodafone e 3, qui ne cambia uno. Wind. Con un vantaggio per entrambi. La copertura.

Il (dis)piacere di Pieno SMS

Ho attivato Pieno SMS, l’opzione di Wind per cui per ogni SMS ricevuto in Italia da tutti i cellulari degli altri operatori nazionali si ricevono 3 eurocent di ricarica.

Un’ottima opzione, almeno per le mie esigenze. Unisce l’utile e il dilettevole, ho un elevato traffico entrante/uscente sia di chiamate voce che SMS e mi rimane molto comodo. Sfioro quasi 1 euro di guadagno giornaliero, ma la cosa è fastidiosa. Sì, avete letto bene. Fastidiosa.

Come può essere fastidioso ricevere un tale bonus giornaliero vi chiederete. Semplice. Leggete quello che dice lo stesso sito Wind al riguardo del Pieno SMS nel promuoverlo: “Non devi fare nulla: ti ricaricherai ogni volta che ti inviano un SMS e poi riceverai in breve tempo un SMS di notifica del bonus!“.

Ebbene, il fastidio viene proprio da quell’SMS di notifica. Comodo e trasparente ma tremendamente invasivo. Già ricevo molti messaggi al giorno, l’SMS di notifica me ne porta altrettanti in piu’ da gestire (e cancellare). E considerando che il mio traffico è quasi totalmente per lavoro, quegli sms che mi informano del mio singolo guadagno di 3 lauti centesimi sembrano davvero inutili. Wind, se ascolti, almeno rendi volontario questo obbligo di trasparenza… con tutti i lati oscuri delle TLC da illuminare, almeno non rendiamo fastidiosa la vita agli utenti.

Il valzer delle rimodulazioni (di Carlo Ghio)

Pubblico con estremo piacere questo editoriale dell’amico Carlo Ghio (noto come Effendi su Mondo3 e PrePaidGSM).

Il valzer delle rimodulazioni

La convention turca di 3 è ancora in corso, ma già si rende necessario scrivere due righe su quanto sta accadendo (o accadrà a breve) in questi ultimi tempi nel panorama della telefonia italiana. Alla fine dello scorso anno c’è stato un grande dibattito sui costi di ricarica, la famosa “anomalia italiana”, che poi di anomalia non si trattava, tanto meno di caso solo italiano, ma di certo la loro abolizione era una bella campagna mediatica dal sicuro appoggio popolare. E chi poteva mai perseguire una simile campagna? Ovviamente chi è alla ricerca di popolarità, sia che essa porti guadagni, voti, o semplice simpatia e stima. Già da tempo il sottoscritto, e con me altri “esperti” (presunti o meno) di telefonia, aveva espresso i suoi forti dubbi su questa iniziativa.

C’è poi stato il celeberrimo Decreto Bersani che quasi stava per fallire a causa di una crisi di Governo, ma che invece è riuscito a passare nel tripudio generale del popolo finalmente liberato dall’odiata “tassa”, che tassa non era. Qualcuno, chi non l’aveva mai pagata, aveva già cominciato a storcere il naso e a temere qualche ripercussione non propriamente positiva.E tra proclami dei vari gestori, nuove tariffe convenientissime e pubblicità a profusione, è partito, più o meno evidente, il “Valzer delle rimodulazioni”. Chi ha aperto le fila è stata Wind, con la delicatezza di un pachiderma, gridando ai 4 venti la sua disperazione per bocca del suo faraone. Inevitabile dover far gravare il mancato introito sui clienti, pena licenziamenti a catena. Licenziamenti, pardon ricollocamenti, che tanto erano già avvenuti, ma nessuno se ne è mai preoccupato. Così Wind10 è diventata Wind12, SenzaScatto è diventata New e così via… Aumenti dal 20 al 50% sui costi di chiamate ed SMS quando i costi di ricarica influivano al massimo del 25% (e col gestore arancione tanti non li pagavano nemmeno).

Si pensava che solo gli arancioni fossero impazziti in un momento di disperato bisogno di soldi. E mentre Vodafone lanciava nuove tariffe con scatto di 19 cent, TIM rispondeva con le prime offerte veramente vantaggiose della sua storia, roba da non credere! Perfino il gestore inglese rispondeva con la EasyDay Special, ma solo per pochi giorni. Sembrava davvero che le Cassandre avessero sbagliato e che il Decreto Bersani fosse stato davvero una manna per i consumatori, a parte quei poveri sfigati che usavano Wind senza costi di ricarica già prima…

E invece arriva dalla Turchia il coup-de-theatre: 3, il gestore diventato più economico dopo le rimodulazioni Wind, segue le orme del terzo gestore e lo fa alla grande, rimodulando tutto il rimodulabile. Si dimezzano le autoricariche mentre aumentano scatto alla risposta e costi al minuto. Meno pesanti che in Wind, ci si limita ad aumenti del 10-32%… E non dimentichiamoci la morte delle ricariche “Power” con cui si aveva più credito di quanto si pagasse, pena una limitazione a 30 giorni.

Che panorama avremo dopo il 1 Agosto? Succederà che la concorrenza nella telefonia mobile in Italia, che già non godeva di ottima salute, verrà ulteriormente ridimensionata (con un allineamento verso l’alto, ovviamente) con i due gestori ultimi arrivati, gli unici che fino ad oggi facevano un po’ di battaglia sui prezzi, costretti (così almeno dicono loro) ad aumentare tutto, allineandosi o quasi (o a volte andando anche oltre) ai due big, che sembrano al momento poter reggere assai meglio il trauma dei mancati introiti dei costi di ricarica.

Ora ci si arrabbia, si invocano interventi dei Carabinieri, del Governo, forse anche del Papa, ma c’è poco da fare, a queste cose bisognava pensare prima, ora è troppo tardi per fasciarsi la testa. E aspettiamo con trepidazione le modifiche alle tariffe di roaming internazionale che diventeranno facilmente una nuova scusa per ulteriori rimodulazioni. Il tutto per riavere (nella migliore delle ipotesi) tariffe di roaming che già avevamo 5/6 anni fa… Una costante in tutto questo c’è: è il consumatore a pagare, sempre, e talvolta anche per colpa sua.

Carlo Ghio

B.O.P.

A molti, moltissimi di voi, la sigla B.O.P. legata a Wind non dirà niente o quasi.

Ma probabilmente alcuni dei pionieri del gestore arancione avranno un piccolo commosso ricordo rispetto a questa opzione.
Così eccitante all’epoca, così lontana oggi. Cosa era il B.O.P.?

Best Option Plan

Il B.O.P. (acronimo per Best Option Plan) era un servizio WIND che consentiva ai clienti in abbonamento di analizzare i tempi e i costi delle vostre chiamate per segnalare se il piano telefonico scelto non fosse quello più conveniente per voi.

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