Numeri di emergenza? Ancora non ci siamo

Viviane Reding è un bel tipetto e continua a strigliare nel campo della telefonia mobile europea come nessuno ha mai fatto. Oggi a subire le severe rimostranze del Commissario Europeo è l’Italia in toto assieme ad altri 10 paesi. Per cosa? Per gravi carenze alla strutturazione dei numeri d’emergenza. Tratta dalle agenzie:

Ue: procedure contro 11 paesi per chiamate d’emergenza

BRUXELLES – La Commissione Ue ha varato una procedura di infrazione nei confronti di 11 paesi europei, tra cui l’Italia, per non avere ancora adottato sistemi che consentano l’identificazione, da parte degli enti di soccorso, del luogo da cui provengono le chiamate di emergenza. Lo ha reso noto Bruxelles.
Il commissario Ue alla Società dell’informazione e ai media, Vivane Reding, ha sottolineato che “si tratta di un problema molto importante per i cittadini, poiché la possibilità di identificare il luogo in cui si trova chi effettua chiamate di emergenza può salvare delle vite. Chiedo urgentemente ai paesi di apportare i cambiamenti necessari”.
I paesi colpiti dal provvedimento dell’esecutivo europeo sono: Grecia, Irlanda, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Olanda, Portogallo e Slovacchia.

3 risposte a “Numeri di emergenza? Ancora non ci siamo”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.