Il triangolo no, non l’avevo considerato…

Rischio una deriva nei titoli, ma spesso non posso che cercare di sorridere a vedere alcune situazioni della telefonia italiana.

Quella che più mi fa più ‘divertire’ in queste settimane è la cosiddetta (seppur impropriamente) “triangolazione” per le portabilità nella telefonia mobile.

Cosa è? In pratica è quel processo che permette di ritornare ad essere un “nuovo cliente” per il nostro gestore attuale. Il vostro numero X123 con il gestore Z non può attivare la tariffa speciale per le MNP? La soluzione era rapida (nonché consigliata dagli stessi rivenditori di tutti i gestori): si prende il nostro numero, lo portiamo nel gestore Y e torniamo a Z con la nuova offerta che non potremmo mai avere.

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La rivoluzione (mancata?) delle TLC

Verifichiamo il rispetto della MNP in 3 giorni…! chiede un caro lettore di questo blog sul forum di M3.

Una domanda legittima, abbiamo avuto i sistemi sospesi per l’adeguamento e i gestori che hanno iniziato (es. Vodafone) ad interrompere le retention. Da giorni siamo in nuovo mondo, ma qualcuno di voi si è accorto di qualcosa?

Dalle esperienze in rete e degli amici le MNP durano come prima (a dir bene…), le offerte per i già clienti stentano ad arrivare (i ribassi sono solo per i nuovi, il tetto massimo dei prezzi AgCom incombe… nda) e tutto sommato pare tutto fermo. Calma prima della tempesta o tempesta in un bicchier d’acqua? La domanda che mi pongo stamani a caldo è questa. Aspettiamo il 2010, magari cambierò idea e valutazioni.

Portabilità veloci per tutti (o quasi)

A breve le portabilità dureranno pochissimo, solo 3 giorni. Per tutti ma sicuramente non per il sottoscritto… che si sta scontrando con una tempestica che neanche nei momenti peggiori faceva così acqua. La domanda, di qualche giorno, su Mondo3 era: “Aggiornamento sistemi telefonia mobile, portabilità bloccate?”

La risposta è sì, più che bloccate impantanate. La mia esperienza.

Richiesta MNP da Wind ad H3G il 4 novembre, registrata il 5 giorno in cui mi si annuncia la conclusione per l’11 novembre. Tanto che Wind già l’8 novembre comincia ad annullare una serie di servizi attivi sulla scheda. Peccato che intanto la portabilità scali al 13 novembre, poi torni nuovamente “in gestione” con nuova data il 16. Tutto questo quando ieri l’altro, 11 novembre, mi si comunica che “entro 11 giorni la MNP sarà completata“.

11+11=22? Magari, la portabilità ora è slittata al 23 novembre. Peccato che stia pagando 49 euro di canone al mese con un numero provvisorio che, alla fine, rischia di diventare qualcosa di fastidioso… provate a chiamare i vostri contatti per (ben) 20 giorni, come agli albori delle portabilità, e spiegategli che quella numerazione il 23 novembre non esiste più. Tante rubriche saranno (inutilmente) modificate…

Che dire? Capisco la bontà della norma successiva, ma chi ha attraversato il guado nel momento sbagliato si ricorderà sicuramente in maniera negativa delle MNP. Sempre che il 23 riparta davvero tutto…

Portabilità del numero e… del credito

Siamo ormai al countdown.

Mancano, infatti, solo sette giorni al trasferimento del credito tra gli operatori mobili. Se ne parlava addirittura dalla fine degli anni ’90, si è dovuta aspettare prima la MNP e poi questa decisione per permettere, come prevedeva probabilmente la più ovvia delle evoluzioni per il cambi ooperatore, il passaggio del credito residuo delle schede ricaricabili in concomitanza alla portabilità.

Una pratica che, se attuata in contemporanea alla nascita del 3° e del 4° gestore, avrebbe portato maggiori benefici ai conti di Wind e H3G (nonché alla concorrenza) in questi anni. Si arriva invece al 10 agosto 2009 per avere tutto questo.

La ricarica e l’accredito verranno erogati al cliente direttamente dal nuovo operatore (recipient), ma l’importosu cui speriamo ci sia la massima trasparenza, nda – viene definito dal vecchio operatore (donating), che ha facoltà di detrarre dal credito residuo:

  • i bonus e le ricariche omaggio presenti nel credito residuo;
  • un costo per il servizio di trasferimento credito.

Il servizio di trasferimento del credito ha un costo per il Cliente: tale costo viene definito dal vecchio operatore e viene incassato sempre da quest’ultimo (e non dal nuovo operatore) attraverso un addebito sul vecchio credito disponibile. Per avere un’idea sui costi le anticipazioni di Vodafone al riguardo evidenziano una cifra ragionale: 1,5 euro circa.

Ancora sulle portabilità tra Tar, gestori e ritardi

Prendo spunto dalla ricerca dell’amico Max3 sul forum di Mondo3 (vedasi ‘Triplicazione tempi portabilità‘) per cercare di capire cosa abbia comportato la decisione del Tar del Lazio sulle MNP dopo che lo scorso marzo aveva dato una risposta negativa a Tim e Vodafone.

Sinteticamente […]:

  1. I ricorsi di Vodafone e Telcom Italia erano stati presentati a gennaio e febbraio scorso con richiesta di sospensiva della delibera Agcom.
  2. La sospensiva non è poi stata concessa dal TAR.
  3. Il TAR si è pronunciato alcuni giorni fa nel merito dei due ricorsi.

Sulla pronuncia del TAR Lazio, nelle due sentenze ( Telecom e Vodafone) tutti i motivi di impugnazione dei due ricorsi di Telecom Italia e Vodafone sono stati rigettati tranne uno, quello relativo ai tempi del recesso a seguito della richiesta di MNP: tempo che potrebbe scontrarsi con l’arco temporale di preavviso di comunicazione del recesso, ovvero 30 giorni come riaffermato dalla Legge Bersani.

Il TAR ha in pratica respinto la parte in virgolettato, o meglio ha riconosciuto ai gestori il diritto del preavviso, ma allo stesso tempo ha riconosciuto come legittima la riduzione dei tempi della MNP in 3 giorni decisa da Agcom. In pratica i due tempi sono distinti.
A parte questo rilievo ( è un bel grattacapo non c’è dubbio), il TAR ha confermato la validità di tutta la delibera Agcom 78/08/CIR e di conseguenza:

1) Ha confermato il tempo di 3 giorni per la pratica di MNP
2) Ha confermato il divieto di retention una volta richiesta la MNP*
3) Ha confermato il divieto di ripensamento del cliente una volta avviata la procedura di MNP con richiesta del “recipient” all’operatore “donating”
4) Ha confermato l’obbligo per il gestore ad eseguire la MNP anche in caso di insolvenza, credito negativo…
5) Ha confermato la natura di “prestazione accessoria” della MNP.

* Con l’unico rilievo accolto dal TAR, è fatta salva la possibilità di retention teorica durante i 30 giorni del recesso

In conclusione: le due fasi temporali sono state scorporate: da una parte il tempo di recesso dal contratto deve essere notificato 30 giorni prima, dall’altra parte la “prestazione accessoria” della MNP deve essere eseguita in 3 giorni come deciso dall’ Agcom.

Cosa cambierà?, si chiede Max. A suo parere l’Autorità farà ricorso al Consiglio di Stato per unificare nuovamente i due tempi, io intanto penso ad oggi: infatti temo le solite simpatiche “rappresaglie” dei due operatori protagonisti del caso (Tim e Vodafone) con nuovi ritardi creati ad arte per i clienti migliori in uscita…