Firenze Wifi, per tutti ma non per i turisti stranieri

Per caso, complici amici ospiti, sono tornato a vedere uno dei servizi introdotti nella “mia” Firenze che ho più apprezzato: la copertura con la rete Wifi di alcune delle piazze più importanti della città.

Il servizio, chiamato Firenze Wifi, coniuga due fattori molto ricercati ed apprezzati dai turisti: il fatto di essere gratuito e di essere presente nei luoghi più frequentati. Lodevole, non c’è che dire.

Ha alcune limitazioni – che peraltro ho sempre condiviso – per evitare abusi, ossia il limite di un’ora giornaliera e/o un traffico massimo di 300MB.

C’è però un’altra limitazione che però mi sorprende. Leggi tutto “Firenze Wifi, per tutti ma non per i turisti stranieri”

Banda larga in provincia

Cerco di parlare di argomenti il più possibile vicini a tutti, ma talvolta cado nella mia territorialità. Mi piace farlo: ho già parlato dell’ADSL a Rosano che appassionò tanti amici vicini a me.

Stavolta vengo stimolato da altri contatti che mi chiedono sempre più spesso della situazione della banda larga a due passi dalla “mia” Rignano sull’Arno. Infatti, pur essendo nel 2010 ci sono ancora molte località senza una connessione internet decente. I più “fortunati” sono coperti dalla rete UMTS, ma tra latenza ed assenza di vere offerte flat si fa sentire. Specie per chi è andato ad abitare nelle sempre più popolose frazioni proveniendo dalla città. Non è più la campagna di un tempo, ma il digital divide forse rende il paragone più inclemente che nel passato.

In questo senso – incuriosito da una “vela” pubblicitaria nelle vicinanze di San Donato in Collina – ho scoperto l’offerta di Toscocom. Chi sono?

Leggo semplicemente dal (chiaro) sito: sono un gestore che sta portando la connettività attraverso la rete Wifi impiantando nelle località “prescelte” (ossia commercialmente appettibili e/o con almeno 20 contratti da attivare). I prezzi sono interessanti, però stavolta sono io a chiedere voi. L’avete provata? 😉 Se sì, sarebbe carino condividere l’esperienza tra i commenti!

Wifi sui treni, 6 anni dopo

Il Wifi sui treni sembra una grande novità . Ne parlano molti, arrivano anche i prezzi.

Peccato che, oltre ad appassionarmi di TLC, lo sia anche di ferrovia. Tanto che su questo blog il lontano 7 febbraio 2008 avevo già  trattato l’argomento che l’A.D. delle Ferrovie, Moretti, ha tirato fuori ieri come un servizio mai visto.

Scrivevo, auspicandomi l’arrivo in Italia quanto prima, che in un paese perfino come gli Stati Uniti si stava introducendo il Wifi sui treni. Niente contro gli USA, ma il loro trasporto ferroviario è incomparabile con quello europeo.

Nello stesso post scrivevo (già nel 2008, lo ripeto) che “…in teoria tutto è partito nel 2004 con gli esperimenti di FS. Esiste anche una cartina di copertura del servizio, purtroppo è puramente virtuale. Testimoni i passeggeri della Firenze – Roma, che di WiFi in treno non ne hanno mai visto l’ombra“.

Nel 2010 quindisi vende un prodotto in circolazione da oltre un lustro?

Per carità , ben venga il Wifi sui treni italiani. Lo aspetto a gloria. Magari essere un po’ più  al passo con i tempi e con quanto si sta finanziando da tempo non sarebbe male.

iPhone, Skype, WiFi, Italia ed estero

Sono stato assente per alcuni giorni: ero in Belgio dove ho apprezzato la diffusione del WiFi tra gli esercizi pubblici. Pur vivendo in una delle città più note del turismo mondiale tra la legge antiterrorismo (!?) la possibilità di connettersi senza fili non è certo tra le migliori… a Bruxelles invece basta usare il proprio telefonino, trovare la rete libera ed agganciarsi. Senza fogli e burocrazia che ricorda più qualche film sul precrimine che una nazione del G8 che diffonde internet.

E mentre l’UE “libera” internet, Skype parte sugli iPhone e sui BlackBerry mi tocca compilare il modulo con le fotocopie (sic) dei miei documenti per controllare le email nel bar italiano… talvolta, pur non essendo esterofili, ci sono amari ritorni. Quel che vedete nel video qui sopra è tanto semplice altrove, quanto difficile qua da noi.

Legge antiterrorismo o contro… il wifi?

Avevo parlato della follia delle intestazioni nei mesi scorsi per provare a capire perché fosse necessaria tutta la burocrazia che c’é dietro all’intestazione di una simcard.

Chi ha provato a dare un senso a tutto ciò ha detto che fosse legato antiterrorismo, nonostante la norma che sta dietro alla registrazione delle carte prepagate sia precedente agli ultimi rischi di attentati.

Rischi che vengono declinati, a seconda delle legislazioni, in situazioni opposte l’una alle altre: nel Regno Unito, dove di terrorismo si parla da ben prima del 2001, ci sono  addetti ai lavori che commentano così: “I think the government’s so-called proposals to require mobile customers to present their passports at the point of purchase are hilarious. As a scheme, it sounds about as well well thought out as the idea of hauling off drunks to cashpoint machines to pay fines and expecting them to remember their pin numbers when they are trying not to throw up on their shoes. […]

Vodafone has a point, however. The scheme is totally unworkable. Firstly, not everyone takes foreign holidays and therefore has a passport. Second – and do you think the government possibly overlooked this one? – if Al Qaeda operatives can build a bomb, they can certainly manage to rustle up as few forged documents.
This measure would not deter any international terrorist worth his or her salt. It might however stop box breaking in its tracks. You’d think this might be good news to the networks, however they still are inclined to turn a blind eye to false connections as they are convenient means of getting quick hit sales”.

Leggi tutto “Legge antiterrorismo o contro… il wifi?”

Progetto Wi Move

Si legge di Wi Move negli ultimi giorni nella blogosfera e non solo. Ma cosa è? “Wi Move- Mobilità informata pubblica” è tra i sei progetti vincitori del “Programma Elisa” (Enti locali- Innovazione di sistema), voluto dal ministero degli Affari regionali, che ha a diposizione un fondo di 45 milioni di euro in tre anni e ha di recente assegnato la prima tranche per il 2007, pari in totale a 14,25 milioni.

Al progetto Wi Move e’ stato assegnato un finanziamento di 2,7 milioni di euro; il resto arrivera’ dagli enti locali, ma sono previsti anche cofinanziamenti regionali da parte delle Regioni Liguria e Toscana. 300 access point – come spiega PI Telefonia installati in altrettanti punti strategici (fermate dei mezzi pubblici, incroci stradali particolarmente critici) consentiranno a utenti-cittadini, dotati di un laptop o di telefonino con supporto WiFi, di avere tutte le informazioni utili per capire su quali mezzi salire per raggiungere una meta cittadina nel più breve tempo possibile. Si tratta quindi di un aggiornatissimo servizio di navigazione cittadina, in un progetto che vede capofila il Comune di Roma, in collaborazione con altri comuni (Cagliari, Parma e Genova) e province (Firenze, Genova, Imperia, Savona e La Spezia), per un bacino di utenza di 5,7 milioni di cittadini.

Con Wi Move, cittadini e turisti avranno dunque la certezza di prendere l’autobus “giusto” per arrivare a destinazione, con un servizio che costituisce sicuramente una risorsa utile per l’utenza, ma che porta vantaggi anche per le aziende di trasporto pubblico, che attraverso il network avranno la possibilità di mettere in comunicazione i propri conducenti, che come gli utenti potranno essere aggiornati sulla situazione della viabilità e del traffico. “La diffusione dell’accesso gratuito alla rete – spiegano dal ministero degli Affari regionali – consentirà, soprattutto ai più giovani, particolarmente abituati all’uso delle nuove tecnologie, un maggior utilizzo dei servizi disponibili: su tutti, la possibilità di comunicare al telefono gratuitamente, in modalità VoIP“.